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Marina Simeone: al Campo Hobbit per costruire un'oasi di intelligente politica

(G.p)I 40 anni del primo Campo Hobbit, tenuto nel giugno del 1977 a Montesarchio in provincia di Benevento, saranno ricordati con una tre giorni di incontri, musica e dibattiti nella stessa località campana. L’evento comincerà domani, venerdì 23 giugno e durerà fino alla tarda mattinata di domenica 25 giugno.
Il quotidiano partenopeo Il Roma, con un interessante articolo, che pubblichiamo per intero,
ci descrive sapientemente la 3 giorni sannita, impreziosita dalla missione che si è posta Marina Simeone, combattiva figlio di Generoso che con questo Campo Hobbit mira ad un nobile obbiettivo: la costruzione di un'oasi di intelligente politica.

Tutti fuori. C’è bisogno di prendere aria. E per farlo bisogna rimettersi in movimento per tornare alle origini. Quarant’anni dopo per proiettarsi nel futuro. È il senso della tre giorni che si terrà da venerdì 23 giugno a domenica 25 al campo sportivo di Montesarchio, in provincia di Benevento, nello stesso luogo dove l’11 e il 12 giugno del 1977 si svolse il primo Campo Hobbit. Un appuntamento che rappresentò un evento dirompente per il mondo giovanile missino, e che oggi rivive grazie all’impegno di Marina Simeone, figlia di quel Generoso Simeone che fu icona del movimentismo missino degli anni ’70, un animatore culturale e di giornali. Generoso di nome e di fatto, Simeone fu esponente della corrente di Pino Rauti e in primissima fila nell’organizzazione del Campo del 1977. La manifestazione, proprio come quella di 40 anni fa, promette di essere un evento.
Ci saranno innanzitutto i protagonisti di quella “rivoluzione di comunità”, con l’obiettivo di storicizzare quanto avvenne, nella consapevolezza che senza memoria non può esserci alcun futuro. Oltre al ricordo di Pino Rauti, indimenticato leader missino, non mancheranno quelli di Rutilio Sermonti, intellettuale e scrittore di grande spessore, e dell’editore napoletano di Controcorrente, Pietro Golia. Una mostra fotografica e le combattive e trasgressive riviste dell’epoca accompagneranno tutta la tre giorni della manifestazione. Il tutto senza dimenticare la musica alternativa e i grandi temi del presente: immigrazione, Europa dei popoli, tradizione contro mondialismo e molto altro alimenteranno le discussioni che si susseguiranno coordinate dalle case editrici Controcorrente, Settimo Sigillo e Ar.
Sull’esperienza dei Campi Hobbit (ce ne furono altri due dopo quello di Montesarchio) molto si è detto. Il tentativo di andare oltre gli steccati e le sterili contrapposizioni, il superamento della guerra civile permanente che teneva l’Italia in ostaggio, la volontà di uscire da inutili nostalgismi e rivolgersi innanzitutto al futuro e alle nuove generazioni, coinvolgendole su questioni “metapolitiche” - come allora si disse - e poi la celtica (che fece andare su tutte le furie Giorgio Almirante), la letteratura tolkieniana, la musica alternativa, la difesa della terra, la rivoluzione grafica e tanto altro ancora costituirono altrettanti temi che, coniugati a miti e simboli della Tradizione, fecero dei Campi Hobbit un’esperienza originalissima e vitale.
Se anche si trattò di una “rivoluzione impossibile” - per dirla con il titolo di un importante libro di Marco Tarchi, che fu tra i leader di quella Nuova Destra che nelle esperienze dei Campi Hobbit si è sempre riconosciuta - si trattò di un movimento che lasciò una traccia feconda. In cosa consista lo spiega bene Marina Simeone, presidente dell’associazione culturale intitolata al padre: «Non riuscì probabilmente quella rivoluzione culturale chiamata Hobbit, ma ha coinvolto e si è fissata nella storia, come tutte le rivoluzioni che si fanno in nome di idee e non di interessi e di comode poltrone. È da allora - spiega la Simeone - che vogliamo ripartire, è a quei modelli che vogliamo rendere onore e riferirci, per rivendicare la consistenza di una presenza. A Montesarchio abbiamo chiamato tutti coloro che potevano dirsi interessati e desiderosi di voler costruire, finanche sulle rovine attuali, un’oasi di intelligente politica». Ricordando la figura del padre, lo definisce «un rautiano convinto, un energico pazzo, un uomo di cultura e di azione. Finì lì la sua esperienza interna al Msi e al massimo durò qualche anno in più. Poi il messaggio politico preferì farlo passare tramite la testata “Segnali”, l’impegno sportivo e sociale, l’educazione familiare». E conclude: «Non è cambiato lo scenario, rispetto a quarant’anni fa, ma forse cambierà la sorte». Perché mancò la fortuna, non certo il valore.



Venerdì 23 Giugno ore 15:30
CAMPO HOBBIT E LA NASCITA DELLE RADIO ALTERNATIVE
Alessandro Alberti
Marcello Taglialatela
Davide Scarinzi,
Walter Jeder


Venerdì 23 Giugno ore 17:00

CAMPO HOBBIT 40 ANNI DOPO

ANALISI CRITICA FATTA DAI PROTAGONISTI DEI TRE CAMPI HOBBIT
Adolfo Morganti
Ferdinando Parisella
Francesco Mancinelli
Fabio Torriero
Gianni Alemanno
Biagio Cacciola
Silvano Moffa
Adalberto Baldoni
Pasquale Viespoli
Mario Tuti – il I° Campo Hobbit vissuto nelle carceri

Moderano Ugo Tassinari e Giuseppe Parente





Venerdì 23 Giugno ore 01:00
INAUGURAZIONE SOLSTIZIALE

Movimento Tradizionale Romano



Sabato 24 Giugno ore 11:00
STRADE D’EUROPA

Tavola rotonda coordinata dalla casa editrice Settimo Sigillo.
Enzo Cipriano, Editore
Jack Marshall, sociologo, Fondatore Ordre Nouveau e Front National
Mario Michele Merlino, professore e scrittore
Rodolfo Sideri, Professore di storia e filosofia
Relazione di Filippo Romeo, Analista di scenari geopolitici



Sabato 24 Giugno ore 16:00
IMMIGRAZIONE E IDENTITÀ

Tavola rotonda coordinata dalla casa editrice AR.
Massimo Pacilio, Professore di storia e filosofia
Fabrizio Fiorini, Direttore L’Uomo Libero
Relazione di Nicola Cospito sulla identità
Daniele Martignetti, Giornalista Ordine Futuro Rivista di studi politici e geopolitici
Adriano Tilgher
Antonio Mazzella – Presa D’Atto della partecipazione e ringraziamento



Sabato 24 Giugno ore 18:00

LA TRADIZIONE COME RISPOSTA AL MONDIALISMO
Tavola rotonda coordinata da Controcorrente Napoli.

Mauro Finocchito, Giornalista, Editore
Emiddio Novi, Giornalista, Scrittore
Antonio Pimpini, Avvocato, Economista, Associazione culturale “Auriti”
Paolo Borgognone, Giornalista, Scrittore
Nazzareno Mollicone, Giornalista, Scrittore.


Domenica 25 Giugno ore 11:00
Luciano Schifone ricorda il pensiero, l’azione, l’impegno politico e culturale di Pino Rauti


Domenica 25 Giugno ore 11:30
Che fare?

Tavola rotonda tra i rappresentanti delle associazioni coinvolte per iniziare a camminare insieme

Tra le associazioni presenti a Campo Hobbit interverranno:
Marina Simeone, Associazioni “Generoso Simeone”
Isabella Rauti, Centro Studi Pino Rauti
Luigi Branchini, Controcorrente
Comunità militante Caudina 321
Nessuno Resti Indietro
Sabino Morano, Testimonianza di un militante di provincia e non solo.
Fabio de Maio, La Terra dei Padri
Michele De Feudis, Barbadillo.it
Bruno Esposito, Iniziativa Meridionale e Volontari per l’Italia
Rivista di studi politici e geopolitici Ordine Futuro
Comunità Militante Raido
Pasquale Morisani, Associazione Stanza 101, Reggio Calabria
Presenta e modera Antonio Mazzella (Comitato Organizzato Campo Hobbit 40)

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