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La cittadinanza non si regala, no ius soli. I sovranisti in piazza a Roma giovedì 15 giugno

Il movimento nazionale per la Sovranità, movimento politico nato dall'unione di due distinti movimenti la Destra del senatore Francesco Storace ed Azione Nazionale dell'ex sindaco di Roma nonché leader della destra sociale in Alleanza Nazionale prima, nel Popolo delle libertà Gianni Alemanno giovedì 15 giugno sarà in piazza in piazza delle Cinque Lune, a Roma per manifestare contro lo ius soli.
Il senso di questa iniziativa politica ci viene spiegato, con maggiori dettagli, da una nota, diffusa alla stampa, da Francesco Storace, presidente del Movimento nazionale per la sovranità.
Nota che pubblichiamo per intero.



Giovedì 15 giugno a Roma in Piazza delle Cinque Lune alle ore 15 il Movimento Nazionale si mobilitera' per manifestare contro lo Ius Soli. Dice Storace: "La fine della Patria, terra altrui, stranieri in casa nostra. Un Paese che si piega allo Ius Soli. Bastera' nascere qui per essere italiani, a prescindere dalla nazionalita' dei genitori e a dispetto di quanto e stato finora. Vince la demagogia di una sinistra che usa il potere conquistato abusivamente per affermare un'ideologia. Ci apprestiamo a diventare come i paesi che coltivano l'odio in casa come dimostrano eloquentemente Francia e Inghilterra". Lo afferma in un video su facebook il presidente di Movimento nazionale Francesco Storace. "Con lo Ius Soli - prosegue - avremo gli italiani di seconda generazione destinati a farci saltare la testa come avviene ovunque. Sara un altro colpo inflitto alla Nazione, alla nostra cultura, alle nostre tradizioni. E' il momento della massima mobilitazione. Dovremo essere tanti per dimostrare quanta rabbia civile c'e' di fronte all'avversione che nei palazzi della politica continuano a mettere in campo. Si e' cittadini italiani se si nasce in Italia da genitori italiani. E' un fondamento giuridico che vogliono cancellare. Dobbiamo tutelare i nostri figli. Accogliamo se possiamo permettercelo ma sapendo che noi restiamo noi. Non riuscirete ad affermare la sostituzione etnica per legge".

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