Napoli, immobili dati ai centri sociali, scatta l'esposto dei Volontari per l'Italia
(G.p)Nella giornata di martedì 2 maggio l'associazione culturale Volontari per l'Italia ha presentato un esposto alla corte dei conti per presunto danno erariale. A diventare oggetto di esposto sono le deliberazioni del comune di Napoli di concessione di beni patrimoniali ai centri sociali come ci racconta, con un interessante articolo, pubblicato dal quotidiano Il Roma, il collega Antonio Folle.
Articolo che riportiamo per intero.
Nuovamente nel mirino finiscono le assegnazioni dei "pezzi"del patrimonio comunale ai centri sociali. Ad alzare l'asticella dello scontro e' l'associazione Volontari per l'Italia che ha inviato un esposto alla corte dei conti per presunto danno erariale. Sul tavolo dei magistrati contabili le delibere adottate nel corso degli anni dell'amministrazione Luigi De Magistris che concede in uso ad associazioni e centri sociali immobili di proprieta' comunale secondo il principio adottato dal comune di Napoli nel 2011, dei beni comuni.
Per il comune di Napoli potrebbe profilarsi, complice la disastrosa situazione delle casse comunali e la dismissione del patrimonio ancora ferma al palo, all'orizzonte una brutta gatta da pelare. I giudici dovranno decidere sull'illeggitimita' dei provvedimenti adottati dal comune e che riguardano decine di immobili, alcuni dei quali di pregio.
LA LEGGE PASSO PER PASSO.
A cominciare dall'ex asilo Filangieri , occupato da un collettivo e successivamente regolarizzato con un provvedimento che fece scalpore , indignazione e fin anche proteste di piazza contro lo "scippo" della struttura che avrebbe dovuto ospitare la sede del Forum della Cultura, La Giunta comunale, attraverso un apparente motivazione dei provvedimenti consistente nella fruizione collettiva e civica dei beni patrimoniali dell'ente locale, in sostanza invece, mediante il meccanismo della concessione a privati finisce per vanificare e contraddire le demagogicamente proclamate finalità collettive-si legge nel comunicato diffuso dai Volontari per l'Italia -la formulazione della categoria giuridica dei beni comuni va contestata come illegittima perché appare ben al di la' della legge, in quanto non contempla dalla disciplina codicistica, ne' dalla legge e dal regolamento di contabilita' Generale dello ststo ne' dalla legge di contabilità' degli enti local8.
LE DELIBERE.
Tante le delibere finite nell'occhio del ciclone da parte dei Volontari per l'Italia. Oltre alla concessione degli spazi dell'ex Asilo Filangieri e alla contestazione di bene comune introdotto dall'amministrazione arancione, al sindaco e alla sua giunta vengono contestati quelli che, in questi anni sono diventati i veri e propri pilastri del consenso del primo cittadino. Ex Opg, lido Pola, ed ex scuola di Materdei sono alcune delle strutture sulle quali la corte dei conti dovra' indagare.
Tanti ed emblematici gli esempi di occupazioni regolarizzate in barba a qualsiasi regolamento. Esempio portante e' ormai ex scuola Resistenza di Scampia occupata da un centro sociale che ha piu'volte affermato di aver qualificato una struttura abbandonata dal quartiere per finalita' sociali. In realta' la scuola Resistenza trasformata nel cantiere 167 e'tutt'ora inserita nei fondi Pon ed e' pronta ad essere aperta al quartiere. Le suppellettili e tutto il materiale didattico acquistato giace da mesi all'interno dei depositi della municipalita' che ha piu' volte protestato , per la presenza, alle feste ed ai raduni del centro sociale, di esponenti della Giunta Comunale. Ancor prima dell'esposto dei Volontari per l'Italia sono stati tanti i momenti di tensione fra le forze politiche che compongono l'assise cittadino. Forza Italia, Fratelli d'Italia e Partito Democratico hanno piu'volte preso posizione contro le occupazioni e contro le concessioni ai centri sociali di beni del patrimonio comunale.
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