Ho una statua del duce in giardino. Presidente Boldrini, posso offrirle il caffè?
(G.p)Nell'ottobre del 2015 l'imprenditore Maurizio Russo,già consigliere comunale e provinciale di Alleanza Nazionale, posizionò nel giardino dell'ufficio una statua, alta un metro e mezzo raffigurante Benito Mussolini, in divisa militare e in atteggiamento marziale. Ora l'imprenditore "mussoliniano per vocazione" ha scritto una lettera al presidente della Camera Laura Boldrini per invitarla nel giardino del suo ufficio per una visita alla statua. Una reazione forte alla battaglia della Boldrini contro ogni cosa che possa richiamare al fascismo. Dell'invito lanciato dall'imprenditore di Cassino al presidente Boldrini ci parla, con maggiori dettagli, il quotidiano Libero, con un interessante articolo, che riportiamo per intero.
Maurizio Russo, imprenditore e politico di Cassino, "missino" per vocazione,"mussoliniano" per scelta, ex consigliere comunale e provinciale di An, scrive al presidente della Camara Laura Boldrini: "Ho un'imponente statua di Mussolini nel giardino del mio ufficio, invito Laura Boldrini a visitarla, perché no. Magari venisse", si legge su Il Tempo.
La provocazione è chiara. E' una reazione alla battaglia della Boldrini contro il fascismo: due anni fa lanciò l' idea di cancellare la scritta «Mussolini, dux» dall' obelisco del Foro italico; di recente ha lanciato una crociata su Facebook per oscurare le migliaia di pagine Fb che inneggiano al Duce.
Maurizio Russo non ci sta. E alla presidente della Camera, Laura Boldrini, che aveva dichiarato come fosse "necessario ripulire le strade d' Italia dal fascismo che a suo dire stava ritornando", replica: "Ma chi è la Boldrini? Quello che ha detto, su un presunto fanatismo fascista, sugli echi di un' onta della quale liberarsi, non mi tocca. Avrebbe avuto senso una polemica arrivata da un personaggio di cultura, che avesse avanzato ragionamenti interessanti, provocatori, ma così non è stato. Secondo la Boldrini, immagino, il nostalgismo che si ricollega al ventennio fascista è riconducibile chissà, a gente che non ci sta con la testa. A gente pericolosa. Che probabilmente, dico probabilmente, andrebbe pure arrestata. Una cosa folle".
Maurizio Russo, imprenditore e politico di Cassino, "missino" per vocazione,"mussoliniano" per scelta, ex consigliere comunale e provinciale di An, scrive al presidente della Camara Laura Boldrini: "Ho un'imponente statua di Mussolini nel giardino del mio ufficio, invito Laura Boldrini a visitarla, perché no. Magari venisse", si legge su Il Tempo.
La provocazione è chiara. E' una reazione alla battaglia della Boldrini contro il fascismo: due anni fa lanciò l' idea di cancellare la scritta «Mussolini, dux» dall' obelisco del Foro italico; di recente ha lanciato una crociata su Facebook per oscurare le migliaia di pagine Fb che inneggiano al Duce.
Maurizio Russo non ci sta. E alla presidente della Camera, Laura Boldrini, che aveva dichiarato come fosse "necessario ripulire le strade d' Italia dal fascismo che a suo dire stava ritornando", replica: "Ma chi è la Boldrini? Quello che ha detto, su un presunto fanatismo fascista, sugli echi di un' onta della quale liberarsi, non mi tocca. Avrebbe avuto senso una polemica arrivata da un personaggio di cultura, che avesse avanzato ragionamenti interessanti, provocatori, ma così non è stato. Secondo la Boldrini, immagino, il nostalgismo che si ricollega al ventennio fascista è riconducibile chissà, a gente che non ci sta con la testa. A gente pericolosa. Che probabilmente, dico probabilmente, andrebbe pure arrestata. Una cosa folle".
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