Forza Nuova a Massa, Prefetto nessuna denuncia
Questo anno la città che ha ospitato il corteo dei giovani militanti di Lotta Studentesca è stata Massa.
Nei giorni precedenti all'evento in Prefettura erano giunte numerose richieste, per vietare la manifestazione, sostenute politicamente dai tre maggiori sindacati (Cgil Cisl Uil) dall'associazione nazionale partigiani d'Italia e da Sinistra Italiana.
A due giorni dall'evento, come ci informa il sito d'informazione toscano contro radio con un interessante articolo che pubblichiamo per intero, non c'è nessuna denuncia per la manifestazione in occasione del primo maggio.
Non si è trattato di una “manifestazione non autorizzata” e dunque non partiranno denunce nei confronti dei militanti di Lotta Studentesca, organizzazione riconducibile a Forza Nuova: a dirlo è il prefetto della provincia di Massa Carrara Enrico Ricci, in riferimento al corteo di ieri. “I militanti sono stati scortati, come da accordi, dalla sede di Forza Nuova, fino ai mezzi di trasporto che li avrebbero condotti nel piazzale della zona industriale, dove poi è avvenuta la loro manifestazione stazionaria – ha spiegato il prefetto-; hanno percorso poche centinaia di metri e per noi non si è trattato né di un corteo, né di una manifestazione. Per motivi di sicurezza e di ordine pubblico abbiamo ritenuto opportuno scortare i militanti da un punto all’altro”.
I giovani di Lotta Studentesca, circa 150, provenienti da Roma, Napoli, Milano e dalla Puglia, oltre che dalla provincia di Massa Carrara, nel tragitto da un punto all’altro, hanno però tirato fuori bandiere, striscioni e megafoni, intonando cori fascisti, come si fa durante un corteo e durante una manifestazione. Lo stesso segretario nazionale di Lotta Studentesca, Andrea Di Cosimo, ha detto: “Ci siamo presi comunque la nostra piazza; non volevano farci manifestare, ci hanno rinchiuso in un’area ridicola, ma abbiamo vinto noi”. Riguardo il reato di apologia di fascismo, invece, il prefetto ha dichiarato che “la Questura sta analizzando i filmati di tutte le fasi della manifestazione e se si prefigureranno reati, di qualunque genere, verranno presi provvedimenti”.
Nei giorni precedenti erano giunte in Prefettura numerose richieste, da diverse parti, per vietare la manifestazione. Tra queste i tre maggiori sindacati (Cgil, Cisl e Uil) che avevano protestato contro la sfilata di Lotta Studentesca in un comunicato congiunto, e la senatrice di Sinistra Italiana Alessia Petraglia che condannava l’evento richiamando alle radici antifasciste di Massa, “provincia Medaglia d’Oro per la Resistenza” e al rischio rappresentato per l’ordine pubblico.
I giovani di Lotta Studentesca, circa 150, provenienti da Roma, Napoli, Milano e dalla Puglia, oltre che dalla provincia di Massa Carrara, nel tragitto da un punto all’altro, hanno però tirato fuori bandiere, striscioni e megafoni, intonando cori fascisti, come si fa durante un corteo e durante una manifestazione. Lo stesso segretario nazionale di Lotta Studentesca, Andrea Di Cosimo, ha detto: “Ci siamo presi comunque la nostra piazza; non volevano farci manifestare, ci hanno rinchiuso in un’area ridicola, ma abbiamo vinto noi”. Riguardo il reato di apologia di fascismo, invece, il prefetto ha dichiarato che “la Questura sta analizzando i filmati di tutte le fasi della manifestazione e se si prefigureranno reati, di qualunque genere, verranno presi provvedimenti”.
Nei giorni precedenti erano giunte in Prefettura numerose richieste, da diverse parti, per vietare la manifestazione. Tra queste i tre maggiori sindacati (Cgil, Cisl e Uil) che avevano protestato contro la sfilata di Lotta Studentesca in un comunicato congiunto, e la senatrice di Sinistra Italiana Alessia Petraglia che condannava l’evento richiamando alle radici antifasciste di Massa, “provincia Medaglia d’Oro per la Resistenza” e al rischio rappresentato per l’ordine pubblico.
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