Al galoppo verso il destino:Morimondo, il nuovo cd degli Zetazeroalfa
E' uscito da pochi giorni Morimondo il nuovo lavoro discografico degli Zetazeroalfa. Un cd musicale di cui consiglio un attento ed approfondito ascolto che prende il nome da un piccolo centro alle porte di Milano.
In esclusiva per i lettori di fascinazione Antonio Di Domenico, esperto di musica alternativa dagli anni 70 ai giorni nostri e fondatore in passato della casa discografica Old White music man recensisce il nuovo lavoro degli band guidata da Gianluca Iannone
Li avevamo lasciati con “Disperato amore”, li ritroviamo più belli e tosti che mai a distanza di 7 anni con “Morimondo“. ZetaZeroAlfa si ripresenta così, con un disco che prende il nome da un piccolo centro alle porte di Milano, che ho avuto personalmente più e più volte il piacere di visitare. Morimondo, ovvero “la montagna che sovrasta la palude”, la luce nel buio, l’ordine nel caos. Tutto ciò che rappresenta una comunità sintetizzato in un nome. Un album ricco, maturo, dove si percepisce in ogni pezzo una crescita umana e politica. Un album per tutti i gusti, con sonorità country, metal, rap, rock, aggressive e profonde, veloci e rilassanti, e che sarà sicuramente fonte di centinaia di bellissime scritte che abbelliranno i muri delle nostre città. “La nostra Patria, i tuoi guerrieri”, “E’ la torre che tu difendi che ti difende e ti difendera’”, “Quando dici Italia dici il nome mio” e decine di altre. Mi sembra già di poterle vedere impresse su grigie pareti di cemento, da Trieste a Palermo. Nei temi trattati si spazia dal romanticismo nostalgico di “Luci blu”, che mischia amori perduti e militanza sulla scia di “Vita mia” del ‘99, all’inno per le nuove leve “Cresci bene Giovinezza”. Stupendo poi il pezzo “Per la Siria! Per Assad!” con la partecipazione della voce dei Fantasmi del Passato, con una intro che porta la mente a “Settembre nero” dei 270bis. Non oso immaginare invece cosa succederà nel pogo quando dal vivo riproporranno “Ghereghereghez!”, il pezzo ispirato al grido di battaglia dell’Aeronautica militare, e “Zen serependico zen”, che sono quelli con le sonorità più aggressive e goliardiche. Si prevede un allegrissimo carnaio umano! In “Sotto bandiere nere” c'è la partecipazione dei Drittarcore, un gran pezzo che è un bel calcio nel culo a chi diceva che il rap non può appartenere alla nostra scena. “Morimondo”, il brano che dà il titolo all’album, è una piacevole ballata con un testo davvero bellissimo dedicato a “nostra signora libertà”. “A difesa della torre”, orecchiabile e con un ritornello che resta impresso nella mente e magari su muri e magliette. “Nel nome mio” e “Marcia oppure crepa” sono sicuramente i due pezzi più politici, col primo che e’ un vero e proprio inno all’azione diretta, contro rassegnazione e fatalismo. Chiudono il CD “La grande visione”, interpretazione di Morimondo del pianista Lebenessenz, e “Kosmos”, mix elettronico. E dopo quest’ultimo pezzo non abbiate fretta a spegnere lo stereo... In definitiva un gran bel lavoro, da ascoltare e riascoltare. Probabilmente il più bel disco ZZA, almeno per ora... Sono sempre loro, quelli del daje c’mon rock!
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