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30 maggio 1974. La morte di Esposti nel ricordo di Cesare Ferri



Giancarlo Esposti e' tra i caduti fascisti degli anni di piombo uno dei piu' scomodi. Perche' non fu vittima ma cadde armi in pugno per sfuggire alla cattura. Lo ricordiamo con le parole di Cesare Ferri che gli fu al fianco nell' avventura delle Sam per poi differenziarsi in quel fatale 1974: con pochi camerati intransigenti, in alternativa alla scelta operativa del Mar di Fumagalli, diede vita a Ordine nero


30 maggio 1974 Giancarlo Esposti

30 maggio 1974. Così tanti anni fa che risulta quasi difficile calcolare quanti ne sono passati da allora, eppure quel giorno lo ricordo fin troppo bene perché è il giorno in cui hanno ucciso Giancarlo Esposti. L’ho saputo dalla radio e ho avuto l’impressione che mi fosse venuto addosso un Tir. Era un amico anzi, di più, un camerata. Quando muore un camerata è sempre una grande sofferenza ma se poi questo camerata lo conosci bene perché hai passato ore, pomeriggi e serate intere con lui, allora la sofferenza è maggiore. Sono andato a trovare la sua famiglia quando è stato assassinato e c’era anche la sua ragazza, la cara Annina: quanta dignità, quanto orgoglio e quanta rabbia… Erano in soggiorno: un’immagine stampata qui nella mia mente…Quarantotto ore dopo i carabinieri venivano a prendermi per portarmi a Brescia; qualche giorno di isolamento poi di nuovo a casa. Volevano sapere cosa, non so. Ma questa è un'altra storia che qui non c'entra. Giancarlo è considerato un impresentabile da molti e perciò un po’ per volta si è persa la sua memoria ma io non l’ho dimenticato perché per me non è mai stato un impresentabile, altri lo sono, non lui…

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