Napoli,le idee forze dei sovranisti per il Sud: identità e lavoro per 300 mila italiani
(G.p)Sabato 7 aprile il Movimento Nazionale per la sovranità ha tenuto una assemblea dei quadri dirigenti del centro sud dal titolo Sud identità e lavoro, alla quale hanno preso parte il segretario regionale campano Salvatore Ronghi, il presidente del partito Francesco Storace ed il segretario nazionale Gianni Alemanno ed i coordinatori delle regioni del sud.
Il quotidiano economico on line Il Denaro, con un interessante articolo, che pubblichiamo per intero, ci racconta quali sono le idee forze dei sovranisti di Storace ed Alemanno per il mezzogiorno d'Italia.
“300 mila nuovi posti di lavoro entro un anno con 15 miliardi da attingere alla provvista dei 96 miliardi di fondi europei e nazionali destinati al Sud”: è il Patto straordinario per lo sviluppo e per il lavoro nel Sud emerso dall’Assemblea del centro sud del Movimento Nazionale per la Sovranità, che si è tenuta stamani a Napoli.
I lavori, sul tema “Sud: identità e lavoro”, sono stati aperti dalla responsabile del Dipartimento delle Politiche per il centro sud, Gabriella Peluso, e hanno visto gli interventi del segretario e del presidente del Mns, Gianni Alemanno e Francesco Storace, del coordinatore regionale campano Salvatore Ronghi e dei coordinatori delle altre regioni del centro sud, tra cui Antonio Tisci, Bruno Prestagiovanni, Antonio Triolo, Carlo Perrella, Daniele Milella, Sabina Bocchino, e dei componenti dell’ufficio politico tra cui Roberto Buonasorte, Paolo Agostinacchio, Livio Proietti e Giovancarmine Mancini.
Dal confronto tra i dirigenti e i quadri del Movimento sono emerse proposte per dare slancio allo sviluppo e al lavoro nel Sud: il “bonus gioventù” per creare 50 mila posti di lavoro per giovani tra i 15 e i 35 anni attraverso un Programma rivolto alle PMI del Mezzogiorno che prevede investimenti ed innovazione tecnologica da un minimo di 50.000 a un massimo di 250.000 euro e assunzioni stabili; 100 mila nuovi posti di lavoro nei 2934 Comuni del Centro Sud per la informatizzazione e la digitalizzazione; il rinnovamento della P.A. del Sud con l’ingresso di giovani con concorsi e con affidamenti pubblici e bandi rivolti a cooperative di giovani ed ad aziende start up; il “bonus over 30” per dare vita a 100 mila nuove attività con 50 mila euro a fondo perduto ai disoccupati di lunga durata che avviano attività reddituali proprie; il potenziamento della rete dei servizi al lavoro con una caduta occupazionale stimata in 20 mila unità; il rafforzamento del collegamento tra scuola, Università e mondo del lavoro con una ricaduta occupazionale di 30 mila unità lavorative e per il contrasto della ‘fuga dei cervelli’”.
“Il Movimento Nazionale per la Sovranità punta sul Sud come motore di sviluppo dell’intero Paese e propone la costituzione della Macro regione meridionale per dare forza e adeguata rappresentanza a questo territorio e realizzare opere infrastrutturali con i fondi europei messi a sistema con progetti interregionali” - ha sottolineato Peluso – che ha aggiunto: “da Napoli parte il confronto sulla nostra proposta per lo sviluppo e per il lavoro che sarà portata in tutte le regioni meridionali attraverso convegni sui territori per aprire il dibattito con il mondo esterno ed il confronto con esponenti del mondo produttivo e con la società”.
“Lanciamo la sfida per creare 300 mila posti di lavoro nel Sud attraverso un serio programma di sviluppo che punti sui settori strategici, dal turismo, all’agricoltura, alla cultura, alle bonifiche ambientali, alla prevenzione del dissesto idrogeologico – ha sottolineato Ronghi – a dimostrazione che lo sviluppo del Sud dipende dalla qualità della classe dirigente del territorio e dalla sua capacità di sviluppare una proposta concreta ed attuabile. Sulla nostra proposta lanciamo la sfida al Governo nazionale e delle Regioni per concretizzare lo sviluppo e il lavoro nel Sud”.
Tra le proposte del Movimento, inoltre, Inoltre, è stata rilanciata la proposta per la costituzione della Macro Regionale meridionale e per dare vita al Coordinamento delle Regioni del Sud, la Banca del Mezzogiorno, il potenziamento delle infrastrutture, la fiscalità di vantaggio, un piano straordinario per le bonifiche ambientali e per la prevenzione del dissesto idrogeologico, la creazione di una banca del Sud, il contrasto della immigrazione clandestina, il rafforzamento della legalità e della sicurezza. Tra le novità annunciate, la nascita del “Movimento Giovani Disoccupati Laureati” in Campania, “che avrà il compito di rappresentare e condurre la battaglia dei giovani ‘cervelli’ campani per ottenere opportunità lavorative nel territorio.
“L’Italia rinasce se rinasce il Sud"– ha evidenziato Storace – ricordando che “il nostro Movimento punta sul progetto politico del ‘Sud sovranista’ a testimoniare l’importanza di questo territorio che dovrà diventare protagonista dell’agenda politica del Paese nell’ottica di un’Italia finalmente unita sul piano sociale ed economico.
Siamo di fronte ad grande dramma di un Paese che sta vivendo una sostituzione etnica che colpisce il mondo del lavoro e vede sempre più immigrati al posto degli italiani - ha aggiunto Storace - , la nostra proposta politica e' in campo per invertire la rotta e rimettere al centro gli italiani e dare lavoro ai nostri giovani".
Alemanno ha, infine, sottolineato “Lo strumento istituzionali per ridare centralità politica al Sud è la costituzione della Macroregione meridionale, coordinando le Regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Molise e Abruzzo, per poi unificarle con una specifica riforma istituzionale. È anche il modo per riequilibrare la richiesta di maggiore autonomia delle Regioni del Nord che sarà sicuramente sancita dai referendum indetti dai Governatori leghisti. Maggiore autonomia al Nord, più unità e forza istituzionale al Nord. La Macroregione meridionale deve essere dotata di una Banca del Mezzogiorno, come banca d'investimento che garantisca le risorse finanziarie per gli investimenti infrastrutturali e l'accesso al credito delle famiglie e delle imprese, compromesso dalla scomparsa di istituti di credito nel Sud. Infine la Macroregione meridionale deve intavolare un grande negoziato con l'Unione Europea
per ottenere finalmente la fiscalità di vantaggio per le regioni meridionali e la piena utilizzabilità dei Fondi strutturali oltre i vincoli burocratici è quello del patto di stabilità, che di fatto rende sempre più irraggiungibili queste risorse".
Il quotidiano economico on line Il Denaro, con un interessante articolo, che pubblichiamo per intero, ci racconta quali sono le idee forze dei sovranisti di Storace ed Alemanno per il mezzogiorno d'Italia.
“300 mila nuovi posti di lavoro entro un anno con 15 miliardi da attingere alla provvista dei 96 miliardi di fondi europei e nazionali destinati al Sud”: è il Patto straordinario per lo sviluppo e per il lavoro nel Sud emerso dall’Assemblea del centro sud del Movimento Nazionale per la Sovranità, che si è tenuta stamani a Napoli.
I lavori, sul tema “Sud: identità e lavoro”, sono stati aperti dalla responsabile del Dipartimento delle Politiche per il centro sud, Gabriella Peluso, e hanno visto gli interventi del segretario e del presidente del Mns, Gianni Alemanno e Francesco Storace, del coordinatore regionale campano Salvatore Ronghi e dei coordinatori delle altre regioni del centro sud, tra cui Antonio Tisci, Bruno Prestagiovanni, Antonio Triolo, Carlo Perrella, Daniele Milella, Sabina Bocchino, e dei componenti dell’ufficio politico tra cui Roberto Buonasorte, Paolo Agostinacchio, Livio Proietti e Giovancarmine Mancini.
Dal confronto tra i dirigenti e i quadri del Movimento sono emerse proposte per dare slancio allo sviluppo e al lavoro nel Sud: il “bonus gioventù” per creare 50 mila posti di lavoro per giovani tra i 15 e i 35 anni attraverso un Programma rivolto alle PMI del Mezzogiorno che prevede investimenti ed innovazione tecnologica da un minimo di 50.000 a un massimo di 250.000 euro e assunzioni stabili; 100 mila nuovi posti di lavoro nei 2934 Comuni del Centro Sud per la informatizzazione e la digitalizzazione; il rinnovamento della P.A. del Sud con l’ingresso di giovani con concorsi e con affidamenti pubblici e bandi rivolti a cooperative di giovani ed ad aziende start up; il “bonus over 30” per dare vita a 100 mila nuove attività con 50 mila euro a fondo perduto ai disoccupati di lunga durata che avviano attività reddituali proprie; il potenziamento della rete dei servizi al lavoro con una caduta occupazionale stimata in 20 mila unità; il rafforzamento del collegamento tra scuola, Università e mondo del lavoro con una ricaduta occupazionale di 30 mila unità lavorative e per il contrasto della ‘fuga dei cervelli’”.
“Il Movimento Nazionale per la Sovranità punta sul Sud come motore di sviluppo dell’intero Paese e propone la costituzione della Macro regione meridionale per dare forza e adeguata rappresentanza a questo territorio e realizzare opere infrastrutturali con i fondi europei messi a sistema con progetti interregionali” - ha sottolineato Peluso – che ha aggiunto: “da Napoli parte il confronto sulla nostra proposta per lo sviluppo e per il lavoro che sarà portata in tutte le regioni meridionali attraverso convegni sui territori per aprire il dibattito con il mondo esterno ed il confronto con esponenti del mondo produttivo e con la società”.
“Lanciamo la sfida per creare 300 mila posti di lavoro nel Sud attraverso un serio programma di sviluppo che punti sui settori strategici, dal turismo, all’agricoltura, alla cultura, alle bonifiche ambientali, alla prevenzione del dissesto idrogeologico – ha sottolineato Ronghi – a dimostrazione che lo sviluppo del Sud dipende dalla qualità della classe dirigente del territorio e dalla sua capacità di sviluppare una proposta concreta ed attuabile. Sulla nostra proposta lanciamo la sfida al Governo nazionale e delle Regioni per concretizzare lo sviluppo e il lavoro nel Sud”.
Tra le proposte del Movimento, inoltre, Inoltre, è stata rilanciata la proposta per la costituzione della Macro Regionale meridionale e per dare vita al Coordinamento delle Regioni del Sud, la Banca del Mezzogiorno, il potenziamento delle infrastrutture, la fiscalità di vantaggio, un piano straordinario per le bonifiche ambientali e per la prevenzione del dissesto idrogeologico, la creazione di una banca del Sud, il contrasto della immigrazione clandestina, il rafforzamento della legalità e della sicurezza. Tra le novità annunciate, la nascita del “Movimento Giovani Disoccupati Laureati” in Campania, “che avrà il compito di rappresentare e condurre la battaglia dei giovani ‘cervelli’ campani per ottenere opportunità lavorative nel territorio.
“L’Italia rinasce se rinasce il Sud"– ha evidenziato Storace – ricordando che “il nostro Movimento punta sul progetto politico del ‘Sud sovranista’ a testimoniare l’importanza di questo territorio che dovrà diventare protagonista dell’agenda politica del Paese nell’ottica di un’Italia finalmente unita sul piano sociale ed economico.
Siamo di fronte ad grande dramma di un Paese che sta vivendo una sostituzione etnica che colpisce il mondo del lavoro e vede sempre più immigrati al posto degli italiani - ha aggiunto Storace - , la nostra proposta politica e' in campo per invertire la rotta e rimettere al centro gli italiani e dare lavoro ai nostri giovani".
Alemanno ha, infine, sottolineato “Lo strumento istituzionali per ridare centralità politica al Sud è la costituzione della Macroregione meridionale, coordinando le Regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Molise e Abruzzo, per poi unificarle con una specifica riforma istituzionale. È anche il modo per riequilibrare la richiesta di maggiore autonomia delle Regioni del Nord che sarà sicuramente sancita dai referendum indetti dai Governatori leghisti. Maggiore autonomia al Nord, più unità e forza istituzionale al Nord. La Macroregione meridionale deve essere dotata di una Banca del Mezzogiorno, come banca d'investimento che garantisca le risorse finanziarie per gli investimenti infrastrutturali e l'accesso al credito delle famiglie e delle imprese, compromesso dalla scomparsa di istituti di credito nel Sud. Infine la Macroregione meridionale deve intavolare un grande negoziato con l'Unione Europea
per ottenere finalmente la fiscalità di vantaggio per le regioni meridionali e la piena utilizzabilità dei Fondi strutturali oltre i vincoli burocratici è quello del patto di stabilità, che di fatto rende sempre più irraggiungibili queste risorse".
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