Letti da noi 10/ La Francia in nero
Una cultura politica, quella della destra politica francese che ha alla base il pensiero anti giacobino e controrivoluzionario, con molte anime al suo interno: dai monarchici ai cattolici, dai legittimisti agli orleanisti, dai conservatori ai reazionari, finendo ai tradizionalisti.
Sfumature del nero? Si, ma verso la fine dell'Ottocento, si rafforzano i tratti estremisti con il buolangismo, movimento politico che riesce a coniugare istanze di destra e di sinistra nella comune protesta contro l'affarismo e la corruzione della democrazia parlamentare.
Nel primo novecento c'è poi una forte apertura sociale, grazie all'incontro tra i monarchici di Maurras con i sindacalisti rivoluzionari, appassionati lettori delle considerazioni sulla violenza di George Sorel.
Nella Francia tra le due guerre gli intellettuali fascisti prosperano. Basti pensare a Celine, Drieu La Rochelle e Brasillach, come avranno successo i movimenti che si ispirano alle idee di Benito Mussolini. D'altronde siamo in presenza di quel fascismo immenso e rosso cantato con lirico slancio da Brasillach.
Un fascismo, quello francese che non conseguì grossi risultati elettorali, ma le cui idee ebbero cittadinanza nella complessa e complicata società francese dell'epoca. Anche se non possiamo dimenticare che l'esperimento della Repubblica di Vichy poté godere di un discreto consenso popolare.
Infine, il libro di Marco Gervasoni analizza con massima attenzione, il fenomeno Front National e la sua leader Marine Le Pen candidata alle Presidenziali con ottime probabilità di partecipare al ballottaggio. Vinca o non vinca le presidenziali è un fatto certo che è riuscita a convincere milioni di francesi sulla bontà del progetto, e che alle idee e alle immagini del suo populismo si ispirano i movimenti fioriti qua e là per l'Europa.
E' fascista? E' al di là della destra e della sinistra? Non c'è dubbio che il Front National, movimento politico fondato nel 1972 da Jean Marie Le Pen coniughi identità, tradizione, comunità, sangue e suolo, l'Europa dei popoli, fiero rifiuto dell'immigrazione selvaggia, del fondamentalismo islamico, del buonismo occidentale, del relativismo multiculturale con appelli contro il capitalismo finanziario in nome di una giustizia sociale.
Un modello politico che funziona alla grande presso il complesso e variegato corpo elettorale francese. Un modello che piace ai contadini ed agli operai, ai commercianti, agli imprenditori.
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