Arriva Fiore di Forza Nuova e a Benevento temono scontri
(G.p)Dopo l'aggressione subita da un gruppo di attivisti di Forza Nuova durante un sabato pomeriggio passato a raccogliere le firme per due petizioni popolari da parte di un nutrito gruppo di antagonisti, sabato 29 aprile arriva nel capoluogo sannita, Roberto Fiore, segretario nazionale di Forza Nuova, per un convegno intitolato Sud e Italia, liberi e sovrani. Percorsi di lotta contro i poteri forti.
Il luogo in cui si svolgerà la conferenza è ancora top secret per motivi di sicurezza, vista l'alta probabilità di una contro manifestazione organizzata dal centro sociale Lap Asilo 31.
Del clima di tensione che si respira a Benevento, in questi giorni, ci parla il collega Luciano Trapanese, con un interessante articolo pubblicato sul quotidiano Otto Pagine, edizione di Benevento.
Articolo che riportiamo per intero.
C'è proprio aria di ritorno al passato. Tra neofascisti, antagonisti che richiamano alla memoria “Autonomia Operaia”, manifestazioni, minacce più o meno velate, linguaggio retrò. Da una parte: patria, famiglia, ordine e disciplina. Dall'altra: la retorica di quella estrema sinistra che una volta veniva definita extraparlamentare. Accade a Benevento. E non sono gli anni '70.
Dopo l'aggressione subita da un gruppo di attivisti di Forza Nuova, i manifesti contro la questura sannita, siamo alla vigilia di una nuova giornata ad alta tensione. Sabato prossimo arriva nel capoluogo sannita Roberto Fiore, il segretario nazionale di Forza Nuova. Si discute di «Sud e Italia, liberi e sovrani. Percorsi di lotta contro i poteri forti».
Se a qualcuno venisse in mente di partecipare, non possiamo esservi d'aiuto: la località dell'incontro è top secret. Mica per niente. Ma per motivi di sicurezza. Detto facile facile: non lo devono sapere gli antagonisti. Inutile chiedere in questura. Insomma, un perfetto stile anni di piombo.
Per ora – sia chiaro – niente minacce. Ma l'invito a reagire contro l'iniziativa sovranista. Così scrive Pasquale Basile – attivista del L@pAsilo 31 -, sulla sua pagina Facebook: «Questi nostalgici del fascismo, forti dello spalleggiamento ottenuto dalle istituzioni, annunciano da giorni la calata del segretario nazionale Roberto Fiore per una conferenza facendo molta attenzione a mantenere nascosto il luogo della conferenza, luogo di cui è a conoscenza la questura di Benevento, che sta giá predisponendo una zona rossa per difendere il diritto di parola di chi senza pudore inneggia alla decima Mas usando parole come tradimento nei confronti dei protagonisti della liberazione. Il questore di Benevento prevede la massima protezione e sicurezza per questi signori come se si trattasse di capi di stato. Mi chiedo chi dará ospitalità a questi manipoli di anime "democratiche"? La cittá ha diritto di sapere. Esistono istituzioni pubbliche che concederanno spazi pubblici a questi signori? Esistono privati o attivitá commerciali che continuano ad offrire spazi a tali organizzazioni? Se così fosse, in entrambi i casi, sarebbe vergognoso».
Niente di minaccioso, dunque. Resta il precedente di quell'aggressione ai militanti di Forza Nuova (gli autori sono ancora ignoti). E qualche segnale di tensione. Reso evidente dalle precauzioni della questura.
Una contromanifestazione è più che probabile (diciamo sicura). Così come è già chiaro che l'area dove si svolge l'incontro con Roberto Fiore sarà presidiata. L'ipotesi che ci sia qualche scontro non è così improbabile.
Un clima strano. E straniante. Se negli anni scorsi le contrapposizioni tra neo fascisti e antagonisti erano striscianti, quasi invisibili. E difficilmente sfociavano in incidenti. Ora tutto è più palese. Sarà anche perché alcune posizioni dell'estrema destra sono state sdoganate (in particolare dalla Lega Nord), e non sono pochi quelli che si autodefiniscono orgogliosamente fascisti. Sarà perché dall'altra parte stanno rinascendo con forza istanze del socialismo anticapitalista che gli ultimi decenni avevano ridotto al silenzio.
C'è proprio aria di ritorno al passato. Tra neofascisti, antagonisti che richiamano alla memoria “Autonomia Operaia”, manifestazioni, minacce più o meno velate, linguaggio retrò. Da una parte: patria, famiglia, ordine e disciplina. Dall'altra: la retorica di quella estrema sinistra che una volta veniva definita extraparlamentare. Accade a Benevento. E non sono gli anni '70.
Dopo l'aggressione subita da un gruppo di attivisti di Forza Nuova, i manifesti contro la questura sannita, siamo alla vigilia di una nuova giornata ad alta tensione. Sabato prossimo arriva nel capoluogo sannita Roberto Fiore, il segretario nazionale di Forza Nuova. Si discute di «Sud e Italia, liberi e sovrani. Percorsi di lotta contro i poteri forti».
Se a qualcuno venisse in mente di partecipare, non possiamo esservi d'aiuto: la località dell'incontro è top secret. Mica per niente. Ma per motivi di sicurezza. Detto facile facile: non lo devono sapere gli antagonisti. Inutile chiedere in questura. Insomma, un perfetto stile anni di piombo.
Per ora – sia chiaro – niente minacce. Ma l'invito a reagire contro l'iniziativa sovranista. Così scrive Pasquale Basile – attivista del L@pAsilo 31 -, sulla sua pagina Facebook: «Questi nostalgici del fascismo, forti dello spalleggiamento ottenuto dalle istituzioni, annunciano da giorni la calata del segretario nazionale Roberto Fiore per una conferenza facendo molta attenzione a mantenere nascosto il luogo della conferenza, luogo di cui è a conoscenza la questura di Benevento, che sta giá predisponendo una zona rossa per difendere il diritto di parola di chi senza pudore inneggia alla decima Mas usando parole come tradimento nei confronti dei protagonisti della liberazione. Il questore di Benevento prevede la massima protezione e sicurezza per questi signori come se si trattasse di capi di stato. Mi chiedo chi dará ospitalità a questi manipoli di anime "democratiche"? La cittá ha diritto di sapere. Esistono istituzioni pubbliche che concederanno spazi pubblici a questi signori? Esistono privati o attivitá commerciali che continuano ad offrire spazi a tali organizzazioni? Se così fosse, in entrambi i casi, sarebbe vergognoso».
Niente di minaccioso, dunque. Resta il precedente di quell'aggressione ai militanti di Forza Nuova (gli autori sono ancora ignoti). E qualche segnale di tensione. Reso evidente dalle precauzioni della questura.
Una contromanifestazione è più che probabile (diciamo sicura). Così come è già chiaro che l'area dove si svolge l'incontro con Roberto Fiore sarà presidiata. L'ipotesi che ci sia qualche scontro non è così improbabile.
Un clima strano. E straniante. Se negli anni scorsi le contrapposizioni tra neo fascisti e antagonisti erano striscianti, quasi invisibili. E difficilmente sfociavano in incidenti. Ora tutto è più palese. Sarà anche perché alcune posizioni dell'estrema destra sono state sdoganate (in particolare dalla Lega Nord), e non sono pochi quelli che si autodefiniscono orgogliosamente fascisti. Sarà perché dall'altra parte stanno rinascendo con forza istanze del socialismo anticapitalista che gli ultimi decenni avevano ridotto al silenzio.
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