20-04-1978 20-04-2017 Un ricordo di Riccardo Minetti
Oggi ricorre il trentanovesimo anniversario della morte di Riccardo Minetti, giovane militante di Avanguardia Nazionale, arrestato in seguito a degli scontri con le forze dell'ordine durante un funerale. Fu trovato morto in cella, in circostanze poche chiare. Si parlò di suicidio.
Di certo sappiamo che il 20 aprile del 1978 il giovane Riccardo Minetti era in carcere, a Regina Coeli, a seguito di un arresto, avvenuto 3 mesi prima per degli scontri di piazza, avvenuti, mentre assisteva ad un funerale.
Dopo 3 mesi di detenzione, in attesa di testimoniare al processo di Catanzaro per la strage di Piazza Fontana, fu trovato morto in cella, in circostanze mai chiarite.
Per le autorità era un suicidio. Sospetto omicidio per i suoi militanti di Avanguardia. Di fatto cosa avvenne nel carcere non ci è dato sapere. A nessuno interessava indagare. Era morto uno sporco fascista, non fregava a nessuno, ma Riccardo non aveva alcun motivo per uccidersi. Di lì a qualche giorno sarebbe uscito dal carcere.
Ricordiamo Riccardo Minetti con un bel ricordo pubblicato da Mario Merlino sulla sua pagina Facebook
e, fra i tanti ricordi di quel '68 e anni successivi, ecco Praga con piazza san Venceslao invasa dai carri armati del patto di Varsavia; ecco vienna dove dormimmo in un giardino; Budapest con l'ostello in antico palazzo nel cuore della città; Bucarest e tu con dorina mano nella mano. l'autostop lo zaino in spalla pochi soldi e la giovinezza a darci fierezza e speranza. poi gli anni grigi e cupi, le sbarre e i chiavistelli, il fango e il sangue. dissero che ti eri 'suicidato' nella cella dell'isolamento ma le foto, che conservo, mostrano il tuo volto segnato da cicatrici.
Illusi cercarono di scavarti la carne con le botte per strapparti l'anima chè la tua, nobile ed alta, era già protetta nel cielo dei martiri e degli eroi...
Ciao, Riccardo, fedele amico di quel pomeriggio del 12 dicembre. 'amore e coraggio non sono soggetti a processo'...
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