Matteo Salvini: al Sud ci penso io
(G.p) Rilancio di Noi con Salvini nelle regioni meridionali e candidatura alle ipotetiche primarie per la scelta del candidato premier per la coalizione di centro destra. Dopo l'offensiva lanciata da Silvio Berlusconi, che ha provato ad agitare l'accampamento leghista lanciando la candidatura a premier del governatore della regione Veneto Zaia, la Lega Nord per l'indipendenza della Padania reagisce.
Matteo Salvini, in questi giorni, ha chiesto ai suoi colonnelli di presidiare, con la massima attenzione, le roccaforti del Nord, perché nelle prossime settimane è intenzionato a girare in lungo ed in largo il Mezzogiorno.
Matteo Salvini, in questi giorni, ha chiesto ai suoi colonnelli di presidiare, con la massima attenzione, le roccaforti del Nord, perché nelle prossime settimane è intenzionato a girare in lungo ed in largo il Mezzogiorno.
L'obiettivo di Salvini è chiaro ed evidente : mettere radici in vista delle prossime amministrative. Primo appuntamento previsto è per il giorno 11 marzo, a Napoli. Il partito sta pensando di organizzare una grande manifestazione in un ambiente chiuso come la Mostra d'Oltremare, con almeno 2-3 mila posti a sedere.
All'evento partenopeo dovrebbero partecipare anche delegazioni di militanti di Noi con Salvini di tutto il Sud.
Per guadagnare consensi, visto che finora i risultati, da Roma in sù, sono stati deludenti, Matteo Salvini propone un programma ad hoc per il tessuto produttivo del Mezzogiorno,anche alla luce della considerazione che il leader del Carroccio ha intenzione di rivolgersi al Sud che non si identifica nel cosiddetto sistema parassitario.
I massimi dirigenti leghisti, nelle prossime settimane, dovranno valutare se questa strategia convincerà gli elettori meridionali, senza mandare di traverso la polenta ai militanti tradizionali. Forse non è un caso se i governatori Luca Zaia e Roberto Maroni stanno moltiplicando gli sforzi per arrivare al referendum autonomista nelle loro regioni.
Ma Salvini ha ormai imboccato un'altra strada e continua a lavorare per irrobustire il fronte che Giorgia Meloni chiama sovranista ma che i lombardi preferiscono chiamare identitario.
Il piatto forte sono le primarie, che peraltro sarebbero l'ennesimo guanto di sfida nei confronti di Berlusconi. Le diplomazie di Fratelli d'Italia Alleanza Nazionale e la Lega ci stanno lavorando da tempo.
Ora, in considerazione che la data delle ipotetiche politiche slitterà al 2018, le operazioni si sono ovviamente rallentate. D'altronde era logico organizzare, in tempi rapidi, le primarie per la scelta del candidato premier per la coalizione di centro destra ed era stata prevista una data sabato 8 e domenica 9 aprile.
Le trame di Matteo Salvini confermano che vuole conquistare sul campo la leadership della coalizione alternativa al centro sinistra e ai grillini, anche alla luce degli ultimi sondaggi che danno alla Lega risultati lusinghieri. Con l'attuale legge elettorale la Lega potrebbe conquistare un tesoretto di 80 deputati e 40 senatori.
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