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In ricordo di Tomaso Staiti: l'albo dei saluti



Manca sicuramente qualcuno, e ce ne scusiamo. Se ce lo segnalate ci fate cosa gradita per integrare questo albo dei saluti funebri in ricordo di Tomaso Staiti di Cuddia  

LE COMUNITÀ DI AVANGUARDIA PARTECIPANO AL DOLORE PER LA PERDITA DEL CAMERATA TOMASO STAITI DI CUDDIA ! ! !
Vincenzo Nardulli


Tomaso Staiti delle Cuddie

Leggo ora di questo tuo ultimo viaggio. E pensare che desideravo venire da te proprio settimana prossima, con Serenella, perché lei ti conoscesse, perché tu la conoscessi, nella tua bella casa, o bevendo un caffè guardando il lago, come l’ultima volta.
Grazie per tutto il tempo che mi hai dedicato.
Grazie per quello che hai fatto per l’Italia.
Ora vado a piangere da qualche parte, da solo, come piace a noi.

Presente!
Pierluigi Arcidiacono

È morto Tomaso Staiti. Una delle persone più libere, oneste, capaci che abbia calcato la scena politica nel dopoguerra. Per chi lo ha conosciuto e ha avuto il privilegio della sua amicizia la sua perdita è un vero dolore.

Umberto Croppi

Coraggioso, eretico, idealista, bello ed elegante. Ciao Tomaso Staiti !
Paola Frassinetti

Tomaso non voleva il funerale e così sarà
Junio Guariento

Ciao Tom. Ancora una volta, e ancora più forte, "non rimpiango nulla"....

Marco Valle




E' morto ieri sera Tomaso Staiti, classe '32, il migliore tra i missini che abbiamo conosciuto. Il meno trombone, il più colto, il più elegante, il più ironico, il meno imbrancato, il più libero in un mondo con troppi ipocriti e servi sciocchi. Quello con cui avresti voluto andare a cena, forse l'unico. E' stato, a Milano, un grande nemico di Ignazio La Russa, che negli anni '80 prese pure a schiaffi. Poi ovviamente di Formigoni, per cui coniò l'espressione «associazione a delinquere di stampo cattolico». Schifò il berlusconismo anche per dato estetico: «Ma li vedete come vanno vestiti? Con questi gessati Palermo da finti gangster anni Trenta. È la politica dell'sms: soldi-mignotte-salotti tv». Di lui restano molte cose, oltre i libri e una vita spericolata e meravigliosa, anche la più bella e appassionata mozione politica sentita in un congresso del Msi, scritta da lui e Niccolai: si intitolava Segnali di Vita. Non ha voluto funerali. Ci sarà, forse, una cerimonia laica a Lesa dove viveva con la moglie Ivonne, sindaco permettendo.
Flavia Perina

Leggo con dolore dal profilo di Flavia Perina che l'amico Tomaso Staiti di Cuddia delle Chiuse ci ha lasciato. Classe 1932, origini nobiliari piemontesi, milanese d'adozione, è stato un esempio di stile, eleganza, autoironia, distacco, simpatia, cultura, misura. Mi ha telefonato l'ultima volta qualche mese fa per salutarmi. Non stava già bene ed aveva un grande problema alla vista, ma la voce era sempre uguale. Così' come quello che diceva. Dalla politica ha avuto meno di quello che meritava. Forse proprio per tutti questi motivi. Ci mancherà.
Nicola Rao

2 dicembre 1932 - 1 marzo 2017
Tomaso Staiti
Tutto tondo, tanto da andarsene il primo del mese, così come era venuto tra noi il secondo giorno di dicembre 1932.Rip.
Il mio elogio funebre... per T. S. Certe morti ci devastano il cuore più di altre perché hanno il potere di ricordarci una luminosa, fiera e irripetibile giovinezza. Alcuni di noi sono stati proprio fortunati... tanto fortunati; perché ad accompagnarci lungo la strada, nelle piazze e là dove eravamo momentaneamente detenuti, c'erano cuori forti e nobili. Ma pur con il cuore devastato, sappiamo ancora sorridere per come eravamo, per come siamo (quelli rimasti). E in nome e per conto di quell'antica giovinezza, la milizia di oggi non solo verrà meno, ma nella postazione oggi occupata, sarà moltiplicata affinché si sia degni di essere il giusto anello di una catena ancorata nel cielo dell'Idea e tesa al Futuro, che, per Dio, sarà nostro! sursum corda!
Maurizio Murelli

Una brutta notizia: è morto Tomaso Staiti
Leggo ora in un post di Junio Guariento che Tomaso Staiti di Cuddia delle Chiuse è morto. Gran brutta notizia! Un uomo che ha sempre avuto il coraggio di stare dalla parte dei camerati perseguitati. Li andava a trovare in carcere e si dava da fare per loro da fuori. È venuto a trovare più volte anche me e in mio favore ha organizzato delle conferenze stampa. Lo conoscevo dal 1968 e non l’ho mai visto mandare avanti gli altri e lui starsene dietro… Elegante, di classe, eppure pronto anche alle scazzottate se era necessario. Oggi ho avuto modo di leggere diversi post su D’Annunzio dove se esaltava la sua audacia, quasi si volesse invogliare colui che leggeva, ad essere ugualmente audace, ma chi scriveva questi post audace lo è davvero? Ecco, Staiti lo era. Una vita piena, la sua, ci ha scritto sopra pure un libro. Riposa in pace, Tommy.
Cesare Ferri

Se ne è andato senza clamore Tommaso Staiti al quale devo la sponsorizzazione nel 1979 del mio 45 giri Gioninezza/Una canzone per vincere. Personaggio di grande cultura con una innata eleganza e altrettanta risolutezza. Un altro pezzo di Storia del nostro mondo che se ne va. Un rispettoso saluto alla sua memoria e condoglianze alla famiglia.
Fabrizio Pancini Marzi

Uno dei pochi politici (insieme a Simeone e Della Rosa) che mi è venuto a trovare in carcere!
Mario Tuti

EPITAFFIO
a vent’anni volevo cambiare il mondo
a trenta volevo cambiare l’Italia
a quaranta volevo cambiare il mio Partito
a cinquanta volevo cambiare la società
a sessanta volevo cambiare i neofascisti
a settanta volevo cambiare tre amici
a ottanta ho cambiato casa”
(Tommaso Staiti di Cuddia, “Il suicidio della destra, non uno schianto, ma una lagna)
la foto in bianco e nero ci sta tutta: è un altro pezzo del "mio" mondo che se ne va
Giacinto Reale


Apprendo con tristezza della morte di Tommaso Staiti di Cuddia delle Chiuse, storico esponente e parlamentare del MSI milanese, lo conobbi a Siracusa alla festa nazionale del FdG quella in cui partecipò Paolo Borsellino.

Un uomo elegante e di nobili natali, ma anche un politico che (come ricorda ad es Cesare Ferri) ha sempre avuto il coraggio di stare dalla parte dei camerati perseguitati. Li andava a trovare in carcere e si dava da fare per loro da fuori; un militante dell'idea che nella difficile realtà meneghina tra gli anni 60 e 70 non si tirava indietro se c'era da difendere il proprio spazio politico nei frequenti scontri con i "rossi".
Riposa in pace....PRESENTE!!!

TOMASO STAITI DI CUDDIA DELLE CHIUSE È ANDATO OLTRE.
SCOMPARE UNO DEGLI ULTIMI ESPONENTI DEGLI ANNI RUGGENTI DEL MSI E COFONDATORE DELLA FIAMMA TRICOLORE.
A NOME DEL MSFT ESPRIMO ALLA FAMIGLIA LE PIÙ SENTITE CONDOGLIANZE.
SARÀ, NEL RICORDO DEI TANTI CHE LO STIMARONO E SOSTENNERO IN QUEGLI ANNI, APPREZZANDONE CORAGGIO ED INTELLIGENZA ,SEMPRE
PRESENTE!
Attilio Carelli

E un altro pezzo della nostra storia e delle nostre radici che se ne va. Quella parte bella della storia, fatta di anticonformismo, eresia, classe, intelligenza, confronto, cultura profonda e fuori dal coro, allergia al compromesso e posizioni ferme spesso controcorrente. Ti ho frequentato poco Tomaso Staiti di Cuddia ma ti ho ammirato molto. Porta stile dove vai ed i tuoi modi garbati d'altri tempi...
Roberta Capotosti

 in una notte di stelle, l'ho ricordato così...quasi con la sua voce...altro non è un'intervista.. 
Ferdinando Parisella

1 commento:

  1. lo conobbi al concresso nazionale 1984 Ergife hotel Roma -persona scaltra, menta libera, ecclettico. fu lui che presentò la terza candidatura. Romualdi Presidente dell'assemblea decise dei eleggere il nuovo segretario per acclamazione, fu eletto G.Almirante. che R.I.P. INSIEME AGLI ALTRI CAMERATI.

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