Foibe, il sindaco di Rimini rimuove il monumento. L'attacco di Forza Nuova: è come l'Isis
Un monumento, da rimuovere, secondo l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Andrea Grassi, espressione del Partito Democratico, in quanto privo di autorizzazione, per cui abusivo.
Forza Nuiova non ha accettato di buon grado dal decisione del Comune di Rimini, definendo il sindaco Grassi come "un tiranno".
D'altronde la rimozione del monumento in memoria delle vittime delle foibe è un oltraggio alla memoria di migliaia di vittime italiane che a quanto pare, ancora oggi vengono ritenute vittime di serie B restando scomode ad una precisa fazione politica, dichiara Roberto Lo Giudice responsabile cittadino del movimento guidato da Roberto Fiore.
Mirco Ottaviani, responsabile regionale di Forza Nuova, con una nota, diffusa alla stampa, è intervenuto nella vicenda dichiarando: " dopo anni e anni di lettere e richieste alle quali il sindaco non si è mai degnato di rispondere, ad autorizzarci è stato il nostro spirito patriottico, il sangue che ci scorre nelle vene e che ci lega a quei morti per i quali ancora non vi è né pace, né giustizia.
Poi conclude, attaccando a spada tratta: "il comune di Rimini è come l'Isis e chi si è permesso di procedere senza remore alla rimozione della pietra carsica, della targhetta commemorativa e dei fiori che l'adornavano ha le mani sporche di sangue come il boia che 70 anni fa decise lo sterminio dei nostri connazionali di Istria, Fiume e Dalmazia".
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