Mafia Capitale, archiviazione per Alemanno e altri 112 indagati
Sono ben 113 le archiviazioni recepite. In molte delle posizioni il giudice per le indagini preliminari motiva il procedimento di archiviazione scrivendo di elementi inidonei a sostenere l'accusa in giudizio.
L'ex sindaco Gianni Alemanno, a giudizio per corruzione e finanziamento illecito, è stato scagionato dall'accusa di associazione di stampo mafioso insieme all'ex amministratore delegato di Eur S.p.A, Riccardo Mancini, e agli avvocati Michelangelo Curti, Domenico Leto e Pierpaolo Dell'Anno. Archiviata inoltre anche la posizione riguardante del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, che era indagato per corruzione e turbativa d'asta, e del suo ex braccio destro Maurizio Venafro.
Il presunto boss della cupola mafiosa, Massimo Carminati, già sotto processo nell'aula bunker di Rebibbia, è stato scagionato dalla contestazione di associazione per delinquere finalizzata a rapine e riciclaggio. La stessa cosa vale per Ernesto Diotallevi e Giovanni De Carlo, che erano sospettati di essere a Roma i referenti di 'Cosa Nostra'.
A denunciare, per primo, in tempo reale, che eravamo di fronte ad una bolla mediatica costruita ad arte sull'inchiesta mondo di mezzo è stato il blogger Ugo Maria Tassinari, fondatore di fascinazione.info, massimo esperto di vecchie e nuove destre nel corso di una intervista rilasciata alla collega Annalisa Terranova e pubblicata da Il Secolo d'Italia, organo della fondazione Alleanza Nazionale il 4 dicembre 2014
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