La verità non può essere infoibata. Il corteo di Ades sabato a Monza
G.p)L'Associazione Amici e Discendenti degli Esuli Giuliani Istriani Fiumani e Dalmati ed il movimento politico identitario Lealtà Azione hanno organizzato per sabato 18 febbraio con inizio alle ore 15-00 a Monza, un corteo dal tema La Verità non può essere infoibata per ricordare le vittime dell'immane tragedia delle fobie.
Il senso di questa iniziativa ci viene spiegato, con maggiori dettagli, da una nota, diffusa alla stampa che pubblichiamo per intero.
Come dieci anni fa, eccoci di nuovo per le strade di Monza a manifestare per il Giorno del Ricordo, istituito nel 2004 per ricordare il dramma delle foibe e il successivo esodo dalle terre d'Istria Fiume e Dalmazia. Un Ricordo che le istituzioni tradizionalmente hanno cercato di ignorare,di passare sotto silenzio. Ma la situazione sta peggiorando: se dieci anni fa il silenzio era la stategia commemorativa preferita per questa data, oggi è sempre più diffusa la tendenza istituzionale a concedere patrocini e spazi ad associazioni e personaggi dal dubbio curriculum che tendono a minimizzare, negare o giustificare il dramma del confine orientale. Noi lo diremo chiaramente. Nella terribile storia delle foibe ci sono le vittime,cioè le migliaia di uomini e donne gettati nelle foibe, la cui unica colpa era quella di essere italiani. Poi ci sono i carnefici, gli aguzzini, gli assassini: i partigiani comunisti titini, che agirono anche con, non guasta ricordarlo, la corresponsabilità dei partigiani comunisti italiani. Non è ammissibile che le istituzioni invitino personaggi che negano questa semplice verità, con l'evidente scopo di coprire le responsabilità di parti politiche affini e che ai carnefici furono fin troppo vicine. Come dieci anni fa, per questo scendiamo in piazza.
Il senso di questa iniziativa ci viene spiegato, con maggiori dettagli, da una nota, diffusa alla stampa che pubblichiamo per intero.
Come dieci anni fa, eccoci di nuovo per le strade di Monza a manifestare per il Giorno del Ricordo, istituito nel 2004 per ricordare il dramma delle foibe e il successivo esodo dalle terre d'Istria Fiume e Dalmazia. Un Ricordo che le istituzioni tradizionalmente hanno cercato di ignorare,di passare sotto silenzio. Ma la situazione sta peggiorando: se dieci anni fa il silenzio era la stategia commemorativa preferita per questa data, oggi è sempre più diffusa la tendenza istituzionale a concedere patrocini e spazi ad associazioni e personaggi dal dubbio curriculum che tendono a minimizzare, negare o giustificare il dramma del confine orientale. Noi lo diremo chiaramente. Nella terribile storia delle foibe ci sono le vittime,cioè le migliaia di uomini e donne gettati nelle foibe, la cui unica colpa era quella di essere italiani. Poi ci sono i carnefici, gli aguzzini, gli assassini: i partigiani comunisti titini, che agirono anche con, non guasta ricordarlo, la corresponsabilità dei partigiani comunisti italiani. Non è ammissibile che le istituzioni invitino personaggi che negano questa semplice verità, con l'evidente scopo di coprire le responsabilità di parti politiche affini e che ai carnefici furono fin troppo vicine. Come dieci anni fa, per questo scendiamo in piazza.
Come dieci anni fa, LA VERITÀ NON PUÒ ESSERE INFOIBATA
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