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Castellino: con questo governo ci vogliono i fascisti a difendere i lavoratori


(G.p)In esclusiva per i lettori di fascinazione, intervisto Giuliano Castellino, volto noto della destra radicale romana, animatore del movimento identitario Roma ai Romani, protagonista di battaglie politiche per il diritto alla casa per i romani, immortalato su tutti i media come uno dei protagonisti della cosiddetta Guerra dei Taxi.


Su tutti i media si e' detto di tutto e di più. Raccontaci la verità  Qualcuno ha detto addirittura che era una resa dei conti interna. Follia, ovvio, ma non vi sembra che in effetti stiate godendo di un eccesso di visibilità?
Io posso dire con estrema onestà che non so chi sia quel tizio. Sicuramente non era né un manifestante, né persona di mia e nostra conoscenza. Posso aggiungere che non mi ha aiutato in nessun modo e che era insieme a chi mi ha riempito di botte. Bada bene, io non piango, né mi lamento. Nei miei referenti c'è scritto "caduta accidentale". La piazza è anche questa. Per quanto riguarda la visibilità invece credo che sia addirittura molto al di sotto di quella che merita il nostro lavoro. Per intensità militante e per la portata rivoluzionaria del nostro progetto ancora non abbiamo lo spazio che meritiamo. Ogni giorno siamo in un quartiere diverso. Abbiamo aperto sedi in borgate storiche. Con Magliana e Montecucco abbiamo "fatto la storia". Abbiamo portato il tricolore nella lotta per la casa ed in piazza con I lavoratori, "assediando" la sede del PD e difendendo fisicamente tassisti e ambulanti dai manganelli della Polizia stalinista di Renzi. Diritti sociali e resistenza etnica, lotta popolare e nazionalismo sono binomi che stanno mettendo ROMA AI ROMANI in prima linea nella ribellione romana, rappresentando un'esperimento dottrinario, dal chiaro stampo diciannovista, ma declinato nel presente e proiettato nel futuro. Dopo alcune "toppe politiche" prese negli anni passati, sembra che questa sia la scelta giusta. Qualche giornalista ha detto che sia una "autonomia operaia" fascista. L'ho preso come complimento. 

Dopo tante battaglie contro la Raggi stavolta vi siete trovati al fianco. Imbarazzo?
Nessun imbarazzo. La Raggi ha tentato di strumentalizzare le categorie, dopo una serie di errori che l'hanno fatta sprofondare nei gradimenti. La Raggi è in perfetta continuità con le amministrazioni precedenti. Da Veltroni a Tronca fino alla Raggi, Roma è stata e continua ad essere la mangiatoia di palazzinari, Coop, banche, editori di quotidiani e politicume. Una banda bipartisan che ha devastato la capitale, un "sistema romano", che va da Sammarco a Maroni, da post missini a post e vetero comunisti, che speculano sull'emergenza abitativa, "pappano" con il business dell'accoglienza e dei campi rom e vanno a braccetto con i signori del cemento e della carta stampata. Una piovra che controlla tutte le municipalizzate, stampa biglietti falsi dell'Atac e si inchina ai Cerrone e ai Caltagirone. Una tirannia pesantissima che vede coinvolte tutte le istituzioni e a più livelli.

I tassisti sono una categoria impopolare. Nessun dubbio? 
I tassisti, come gli ambulanti, sono impopolari perché liberi dai sindacati e dal controllo dei partiti. I media, al soldo della triplice e della partitocrazia gettano sempre fango contro chi in libertà ed autonomia si ribella al sistema. È come con le periferie. Fin tanto sventolavano le bandiere rosse Pasolini faceva i film sulle borgate romane e si parlava del grande proletariato in cerca di emancipazione, ora che sono i tricolori a sventolare tra il popolo ecco che diventiamo tutti coatti, ignoranti e cafoni. Ma ormai nessuno da più credito all'elite benpensante e radical chic. I salotti verranno spazzati via dall'odio che proviene dalle periferia in lotta. Il popolo sta tornando ad essere protagonista. La stucchevole dittatura conformista sta traballando. Mai come oggi la canzone dei "Sottofasciasemplice" "Come mai" è attuale. 

Ma che ci azzeccano i saluti romani al Pd in una lotta sociale? Tassinari e fascisteria...
Premesso che i saluti romani sono sempre un bel vedere... Ma un paio di saluti a braccio tesò e mano aperta tra migliaia di manifestanti non sono il dato rilevante. Mi domanderei come mai un governo di ex comunisti bastona i lavoratori. Questo tema mi sembra un dato molto più interessante di un paio di bellissimi saluti romani.

1 commento:

  1. non è facile mettere insieme una sequela di cazzate del genere! (ottima quella sulla polizia stalinista renziana) d'altra parte da un seguace di alemagno non possiamo aspettarci molto altro!

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