Modena: la Curia sfratta la coop di accoglienza. Gli skin cantano vittoria
Il Veneto fronte skinhead canta vittoria dopo la decisione della Curia modenese di sfrattare una cooperativa impegnata in un progetto di accoglienza migranti contro cui gli skinhead avevano scatenato una campagna contraria:
"Abbiamo appreso dai media - scrivono in un comunicato - la recente notizia inerente lo sfratto, da parte della Curia modenese, della Cooperativa l'Angolo dal santuario del Murazzo a Modena. La stessa Curia che diede in gestione le preziose mura a questa Cooperativa impegnata a gestire fino a poco fa una cinquantina di richiedenti asilo, con diversi dubbi sull'utilizzo dei famigerati 35 euro giornalieri" .
A causare la decisione ecclesiastica "le condizioni selvagge, al limite dell' autogestione, da parte dei 'sedicenti profughi' che hanno trasformato un luogo sacro in uno scenario simile ad una discarica. Sedie spaccate, escrementi nel cortile, bici di dubbia provenienza accatastate e infissi rotti ovunque".
"Proprio presso quella sede - ricorda la nota del Vfs - indirizzammo la nostra protesta simbolica nel maggio scorso, affiggendo manifesti che attaccavano le istituzioni democratiche e 'l'industria della carità' , sempre più ammantate di filantropismo interessato e che lavorano incessantemente per favorire l'immigrazione clandestina. I contenuti di questa azione furono successivamente confermati da molteplici fatti di cronaca locale e nazionale".
"Non dimentichiamo -concludono gli skinhead - la proposta sarcastica della comunità Porta Aperta(che presta servizio presso la stessa sede) la quale, ironizzando sulla nostra affissione temporanea di critica alle operazioni di lucrosa accoglienza, ci invitava a collaborare con loro come volontari. Purtroppo, a 8 mesi di distanza dall'azione al santuario e a 2 mesi dal blitz al festival della migrazione, abbiamo avuto l'ennesima conferma che questa invasione travestita da crisi umanitaria rimane un totale fallimento sotto il profilo pratico e porta solo ed esclusivamente a gonfiare le tasche di pochi mentre vengono sistematicamente cancellate la nostra identità , la nostra cultura e la nostra tradizione".
A causare la decisione ecclesiastica "le condizioni selvagge, al limite dell' autogestione, da parte dei 'sedicenti profughi' che hanno trasformato un luogo sacro in uno scenario simile ad una discarica. Sedie spaccate, escrementi nel cortile, bici di dubbia provenienza accatastate e infissi rotti ovunque".
"Proprio presso quella sede - ricorda la nota del Vfs - indirizzammo la nostra protesta simbolica nel maggio scorso, affiggendo manifesti che attaccavano le istituzioni democratiche e 'l'industria della carità' , sempre più ammantate di filantropismo interessato e che lavorano incessantemente per favorire l'immigrazione clandestina. I contenuti di questa azione furono successivamente confermati da molteplici fatti di cronaca locale e nazionale".
"Non dimentichiamo -concludono gli skinhead - la proposta sarcastica della comunità Porta Aperta(che presta servizio presso la stessa sede) la quale, ironizzando sulla nostra affissione temporanea di critica alle operazioni di lucrosa accoglienza, ci invitava a collaborare con loro come volontari. Purtroppo, a 8 mesi di distanza dall'azione al santuario e a 2 mesi dal blitz al festival della migrazione, abbiamo avuto l'ennesima conferma che questa invasione travestita da crisi umanitaria rimane un totale fallimento sotto il profilo pratico e porta solo ed esclusivamente a gonfiare le tasche di pochi mentre vengono sistematicamente cancellate la nostra identità , la nostra cultura e la nostra tradizione".
Nessun commento: