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La Raggi non ricorda Acca Larenzia perchè ignora la storia della sua città

di Giovanni Trotta

Non si costruirà mai una comunità, cittadina o nazionale, unità se prima non si condivide la memoria di quanto è accaduto. Ora non ci sono dubbi che la strage di via Acca Larenzia, avvenuta in tempo di pace, abbia segnato profondamente la città di Roma, così come non c’è dubbio che questo e altri fatti di sangue dettati dall’odio politico e dall’intolleranza siano stati silenziati dai masse media italiani. Per i fatti degli di piombo riguardanti i missini la stampa e le tv hanno messo la sordina a tutti quegli eventi; anzi, se proprio ne dovevano parlare per dovere di cronaca, fornivano una rappresentazione dei missini totalmente falsa e lontana dalla realtà, tirando sempre in ballo fantomatiche trame nere, regolamenti di conti interni, faide, tutte storie false che poi non hanno trovato mai riscontro nella realtà effettuale delle cose. Non è vittimismo, è solo denunciare una stortura mediatica che evidentemente aveva una regia che veniva dall’alto. Ma ora che sono passati i decenni, anche se quasi nessun colpevole è stato individuato, sarebbe ora che non tanto la stampa quanto le istituzioni, cittadine in questo caso, si facessero un dovere di restituire alla memoria collettiva il destino di tanti giovani, di destra e di sinistra, che sono morti perché lottavano per quello che a loro sembrava giusto.
Un movimento che non guarda al passato non ha neanche un futuro
Quest’anno poi, nel 39° anniversario della strage, il sindaco Virginia Raggi e la sua giunta non hanno ricordato quei ragazzi, non hanno mandato una corona di fiori, non hanno fatto alcun comunicato ufficiale. E questo forse dà veramente la cifra del “rivoluzionario” movimento 5 stelle, un movimento che ignora la storia di Roma, la storia e la politica, non sa cosa è avvenuto nelle sue strade in anni neanche troppo lontani, e non si adopera a ricordarli affinché queste tragedie non accadano più. Negli ultimi anni per la verità qualcosa da questo punto di vista aveva cominciato a muoversi: i sindaci Gianni Alemanno, ma anche Valter Veltroni avevano ricordato in qualche maniera questi fatti, avevano provato ad alzare il velo sul passato oscuro di Roma, per cercare di riunire la comunità dopo tanti anni di odio e di incomprensioni. Ma ora questo cammino di pacificazione, con l’arrivo dei grillini, si è bruscamente interrotto: è un movimento senza passato, senza futuro, che ignora tutto di questa città e della sua storia, anche recente, che ignora tutto dei suoi abitanti. Ne ignora le dinamiche, le vicende, lo sviluppo sociale, e i risultati purtroppo si vedono.


Fonte Il Secolo d'Italia

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