Imperia: rinviato il convegno di Casa Pound su Venner nel giorno della memoria
(G.p) E' stata rimandata, a data da destinarsi, la presentazione del volume di Dominque Venner intitolato Un samurai d'Occidente, il breviario dei Ribelli, evento organizzato ad Imperia presso la biblioteca civica Lagorio venerdì 27 gennaio dalla locale sezione di Casa Pound Italia per onorare la memoria dello storico francese che si è dato la morte il 21 maggio del 2013 per risvegliare le coscienze addormentate come lo stesso Venner ha spiegato in una lettera testamento.
La presentazione del libro, in una città come Imperia, medaglia d'oro per la resistenza, il giorno della memoria, in cui si ricordano le vittime della shoah non poteva non suscitare polemiche politiche.
I Giovani democratici, organizzazione giovanile del Partito Democratico, parlano di una grave provocazione da stigmatizzare con forza, anche alla luce del contenuto dell'evento: la presentazione di un libro scritto da un noto estremista francese che militò in un movimento terroristico.
Dello stesso avviso anche la locale sezione dell'Anpi che esprime soddisfazione per la mancata presentazione del libro, ricordando la propria adesione alle numerose iniziative promosse dalle scuole che mirano a celebrare il ricordo di tragici ed esecrabili avvenimenti che il giorno della memoria vuole mantenere vivi nelle coscienze.
L'assessore comunale Nicola Podestà, per primo, ha ritenuto che la presentazione del libro, in questa data, fosse una autentica provocazione, prova a smorzare le polemiche, precisando in che è stata una mera svista degli uffici e che, come amministrazione comunale non negheranno nulla a Casa Pound in quanto non sono fuori legge. Hanno diritto alla sala ma non il 27 gennaio perché è la giornata della memoria delle vittime dell'olocausto e gli spazi pubblici sono riservati a momenti istituzionali. Alla fine, conclude Nicola Podestà ha vinto il buon senso e Casa Pound ha accettato in maniera responsabile e prossimamente l'evento da loro organizzato si svolgerà.
Sulla stessa linea dell’assessore Podestà, anche Casa Pound Liguria che per voce di Giorgio Guazzini ha affermato: “Non era nostra intenzione provocare nessuno. Come CasaPound in quella data siamo impegnati in altre località della Liguria, a Spezia ad esempio c’è un incontro elettorale e pertanto non ci è sembrato di urtare la sensibilità delle persone. Di sicuro,prosegue Guazzini, presenteremo il libro un altro giorno, non c’è nessun problema.”
La presentazione del libro, in una città come Imperia, medaglia d'oro per la resistenza, il giorno della memoria, in cui si ricordano le vittime della shoah non poteva non suscitare polemiche politiche.
I Giovani democratici, organizzazione giovanile del Partito Democratico, parlano di una grave provocazione da stigmatizzare con forza, anche alla luce del contenuto dell'evento: la presentazione di un libro scritto da un noto estremista francese che militò in un movimento terroristico.
Dello stesso avviso anche la locale sezione dell'Anpi che esprime soddisfazione per la mancata presentazione del libro, ricordando la propria adesione alle numerose iniziative promosse dalle scuole che mirano a celebrare il ricordo di tragici ed esecrabili avvenimenti che il giorno della memoria vuole mantenere vivi nelle coscienze.
L'assessore comunale Nicola Podestà, per primo, ha ritenuto che la presentazione del libro, in questa data, fosse una autentica provocazione, prova a smorzare le polemiche, precisando in che è stata una mera svista degli uffici e che, come amministrazione comunale non negheranno nulla a Casa Pound in quanto non sono fuori legge. Hanno diritto alla sala ma non il 27 gennaio perché è la giornata della memoria delle vittime dell'olocausto e gli spazi pubblici sono riservati a momenti istituzionali. Alla fine, conclude Nicola Podestà ha vinto il buon senso e Casa Pound ha accettato in maniera responsabile e prossimamente l'evento da loro organizzato si svolgerà.
Sulla stessa linea dell’assessore Podestà, anche Casa Pound Liguria che per voce di Giorgio Guazzini ha affermato: “Non era nostra intenzione provocare nessuno. Come CasaPound in quella data siamo impegnati in altre località della Liguria, a Spezia ad esempio c’è un incontro elettorale e pertanto non ci è sembrato di urtare la sensibilità delle persone. Di sicuro,prosegue Guazzini, presenteremo il libro un altro giorno, non c’è nessun problema.”
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