Dieci anni e molti disastri dopo Alemanno e Storace tornano insieme
Il loro "matrimonio politico" sotto le insegne della destra sociale in Alleanza Nazionale ha segnato più di dieci anni di storia della destra italiana. Un rapporto fondato sulla comune passione per la politica, quella con la P maiuscola. Francesco Storace, più esplosivo e diretto, Gianni Alemanno più riflessivo ed incline alla mediazione. D'altronde i loro caratteri erano stati forgiati nella dura palestra del Fronte della Gioventu romano della seconda metà degli anni 70 per poi diventare dirigenti del Movimento Sociale Italiano Destra Nazionale e leader di Alleanza Nazionale.
Oggi come ci ricorda Antonello Venditti, in una sua riuscita canzone, certi amori fanno dei giri immensi e poi ritornano.
Infatti Gianni Alemanno e Francesco Storace si ritrovano ancora una volta sotto le stesse insegne politiche, il Polo Sovranista che nasce dalla fusione delle loro creature: Azione Nazionale e La Destra.
Il congresso del Polo Sovranista si terrà dal 17 al 19 febbraio. L'obiettivo è ambizioso, aggregare quel che resta dell'italico centro destra a destra e non al centro, sperando di recuperare quei 5 milioni di voti che la destra ha perso nell'ultimo ventennio. D'altronde non è possibile costruire il centro destra del terzo millennio se non si è chiaramente alternativi al centro sinistra ed alla anti politica incarnata dal movimento cinque stelle.
Il modello proposto dalla coppia Alemanno Storace va dall'America di Trump, alla Russia di Putin, senza dimenticare la spinta del popolo inglese che ha portato alla Brexit.
Gianni Alemanno e Francesco Storace sono dei veterani della lotta politica ma il loro percorso comune è iniziato solo nei primi mesi del 1995, al primo congresso di Alleanza Nazionale, quello di Fiuggi.
In quell'occasione nacque Cantiere Italia, il primo contenitore che porterà alla creazione della Destra Sociale all'interno di Alleanza Nazionale, con parole d'ordine chiare e dirette come comunitarismo, famiglia, coinvolgimento dei corpi intermedi.
Una corrente, quella della Destra Sociale, radicata in tutta Italia, isole comprese, capace di eleggere alle elezioni europee del 2004 propri parlamentari europei in tutte le cinque circoscrizioni elettorali.
Una corrente, di cui i principali leader, all'inizio del terzo millennio avevano avuto importanti incarichi nel governo Berlusconi. Gianni Alemanno era ministro dell'agricoltura, e Francesco Storace, dopo l'esperienza da governatore della Regione Lazio, era ministro della Salute.
Il loro sodalizio politico, durato oltre un decennio, in Alleanza Nazionale, si interrompe per una crescente insofferenza di Francesco Storace per le posizioni politico culturali di Gianfranco Fini, non ultima l'ingresso degli eletti al parlamento europeo nelle file del Partito Popolare Europeo.
Infatti negli ultimi mesi del 2007, l'ex governatore saluta Alleanza Nazionale e fonda il movimento politico de La Destra, ma alle elezioni politiche, candidandosi in alternativa al centro destra di Berlusconi e Fini, proponendo come premier Daniela Santanchè non riesce a superare la soglia minimi di consensi, il 4% per entrare alla Camera dei deputati.
Si ritrova candidato per il Campidoglio, in occasione delle amministrative del 2008 contro l'ex amico e camerata Alemanno, che contro ogni pronostico, conquista il governo della città eterna. Da consigliere comunale Francesco Storace, fu oppositore, da destra ad Alemanno.
Quando Gianni Alemanno fu coinvolto in Mafia Capitale, accusa per la quale è stata richiesta l'archiviazione, Francesco Storace, ad onor del vero, fu uno dei pochi politici a stargli vicino.
Ma questi sono ricordi del passato, oggi gli amici nemici sono pronti a tornare in pista, con l'obiettivo di non vestire i panni degli ex.
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