Azione Identitaria,"no ai negrieri e corvé di stato: rimpatrio immediato!"
La proposta del ministro degli interni Minniti che di fronte al continuo sbarco di migranti sulle nostre coste di migliaia di immigrati di creare una apposta lista di "sedicenti rifugiati" dalla quale verranno promossi a richiedenti asilo dopo corsi di lingua italiano obbligatori e lavori socialmente utili, trova la contrarietà del movimento politico di Azione Identitaria, che ritiene non esserci bisogno di milioni di nuovi schiavi per gli interessi di "negrieri", rilanciando l'idea forza di una Italia sovrana, libera ed abitata dalle genti che vi hanno vissuto per migliaia di anni.
Questo è il testo della nota, diffusa alla stampa, da Federico Fregni, reggente di Azione Identitaria.
Il ministro Minniti (PD), di
fronte alla rabbia degli Italiani, stanchi di essere presi in giro con l'affare
miliardario della speculazione sull'accoglienza di (presunti) profughi,
migranti e clandestini, propone una soluzione di compromesso al problema,
secondo una ben nota prassi cerchio-bottista da Prima Repubblica.
Minniti, accortosi che la
situazione è ormai pronta ad esplodere, propone che le masse di immigrati che
quotidianamente sbarcano sulle nostre coste vengano inseriti in una lista di
"sedicenti rifugiati", dalla quale verranno poi promossi a
"richiedenti asilo" dopo corsi d'Italiano obbligatori e lavori
socialmente utili. Delle vere e proprie "corvé
di Stato".
Chiediamo a Minniti, a fronte di
milioni di disoccupati italiani che meriterebbero per primi un aiuto da parte
pubblica, se queste siano le priorità di uno Stato sovrano, se ancora a lungo
vogliano prenderci in giro con la falsa emergenza di "profughi che non
sono profughi" e "libici che non sono libici", bensì milioni e
milioni di Africani condotti in Italia dalla criminalità organizzata e dalla
speculazione del volontariato nostrano, interessato a rapinare il Popolo di
milioni e milioni di euro, spartiti per organizzare l'"accoglienza".
Chiediamo a Minniti chi gestirà
queste 'corvé', a chi andranno i proventi di queste giornate lavorative, anche
se purtroppo l'abbiamo già intuito. Negrieri privati o negrieri di Stato non
sono diversi tra loro: entrambi utilizzano masse terzomondiali ai danni dei
lavoratori italiani.
Chiediamo a Minniti, infine, se
ha mai pensato che gli Italiani siano stanchi di compromessi, e che
semplicemente vorrebbero una soluzione definitiva al problema.
Noi di Azione Identitaria ci
abbiamo già pensato: utilizzo della Marina Militare per evitare nuovi sbarchi,
pene dure e fine del garantismo per gli scafisti, leggi speciali di emergenza
nazionale che contemplino il processo per tradimento a chiunque sia complice di
violazioni dei confini nazionali; oltre a questo, si deve lavorare affinché i
governi africani siano pronti a riaccogliere i milioni di loro cittadini che
non possono più essere a carico nostro, in tempi non più lunghi di tre mesi.
Progetti di cooperazione internazionale possono essere valutati, ma non come
forma di ricatto dei Paesi di emigrazione nei nostri confronti. Pretendiamo
fermezza e lucidità, che governi fantoccio del globalismo non possono darci. Il
coltello dalla parte del manico è da parte di chi, fino ad ora, ha sempre e
solo "accolto", per il guadagno di pochi, non importa quanto questa
lama sia stata spuntata da Bruxelles e dalla NATO.
Siamo stanchi di una Italia che
potrebbe essere un faro di civiltà nel Mediterraneo, e che viene, invece,
utilizzata dai negrieri come immenso campo profughi e come mercato di schiavi
in scala nazionale. Uno Stato senza confini, senza sovranità territoriale, non
è uno Stato, e gli Italiani sono legittimati a non considerarlo più tale.
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