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Chiuso per sopruso ai calabresi: la protesta di Azione identitaria davanti alla sede Sorical

(G.p) Nella notte tra mercoledì 15 e giovedì 16 dicembre i militanti di Azione Identitaria hanno simbolicamente sigillato la sede di Sorical Società Risorse Idriche Calabresi con del nastro bianco e rosso ed attaccando un manifesto riportante la scritta : "Chiuso per sopruso verso il popolo calabrese, vergogna Sorical, acqua bene pubblico.
Le ragioni di questa clamorosa protesta ci vengono spiegati da un comunicato, diffuso alla stampa, che riportiamo per intero.

Quello che sta attuando Sorical, con la riduzione del servizio idrico in molte città della Calabria a causa dei Comuni morosi, è un vero e proprio sopruso dal momento che non può trattare l’acqua come una merce e, soprattutto, come se fosse di sua proprietà poichè nel 2011 per scelta referendaria nazionale si è stabilito che questo bene inalienabile continui ad essere un diritto dell’umanità e quindi un bene pubblico.
La nostra chiusura simbolica sta a sancire una verità sacrosanta e cioè che Sorical non può esercitare il diritto di privare i cittadini di un bene pubblico come l’acqua , e la stessa Sorical andrebbe chiusa realmente dal momento che si tratta di una società in liquidazione e che non ha ragione più esistere .
Ricordiamo inoltre che le tariffe applicate dalla Sorical sono state dichiarate illegittime da diversi tribunali e dalla stessa Corte Costituzionale , e, nonostante tutto, questa società abusivamente continua ad imporle ad amministrazioni comunali acquiescenti.
Non abbiamo inoltre gradito la settimana scorsa il comportamento assunto dalla Lamezia Multiservizi Spa la quale, attraverso una nota stampa, informava la cittadinanza della riduzione del servizio idrico in città e scaricava le responsabilità sui cittadini morosi per il proprio mancato pagamento alla società regionale delle stesse tariffe dell’acqua.
La Multiservizi deve smetterla con questo comportamento irriguardoso ed irrispettoso verso i cittadini e soprattutto verso chi paga regolarmente e si vede defraudato di un uso ottimale del servizio, ma anche verso quei pochi che, per evidenti difficoltà economiche, non possono onorare il pagamento delle bollette.
Se la Multiservizi ed il sindaco Mascaro non cambieranno atteggiamento il nostro prossimo obiettivo saranno loro, in quanto non possono piegarsi verso chi, come Sorical, continua illegittimamente ed illegalmente ad esercitare “diritti”.
Il sindaco di Lamezia, Paolo Mascaro, cosi come tutti gli altri sindaci calabresi che ancora sono soggetti ai ricatti di Sorical, si smarchino immediatamente dalla stessa, seguendo l’esempio di altri loro colleghi che nei loro Comuni si sono ribellati a questo diktat scegliendo di non esternalizzare il servizio idrico a società create dall’ente regionale e lo hanno, quindi, reso interamente pubblico come legge impone, andando inoltre a gravare economicamente di meno nelle tasche degli utenti, a differenza del Comune di Lamezia Terme che costringe non solo al pagamento di 1,20 centesimi al metro cubo l’acqua, che dovrebbe essere gratuita, ma anche a leggere ridicoli comunicati stampa che non sono altro che la conferma della loro incompetenza in materia e della loro dichiarata sottomissione a questi soprusi.
L’acqua è bene pubblico e deve essere gratuita, si paghi solo il servizio e pagheranno tutti!

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