Boia chi molla, l'onda nera invade l'ippodromo milanese de La Maura
(G.p)Saverio Ferrari è l' animatore dell'Osservatorio Democratico sulle nuove destre, particolarmente attivo in Lombardia. Un blog la cui funzione principale è quella di indicare i fascisti, con nomi, cognomi, indirizzi e possibilmente le foto.
In un recente passato, dal suo sito, ha avvertito la stampa e l'opinione pubblica dell'esistenza di una osteria nera nella Milano medaglia d'oro per la resistenza.
Un'osteria sita in via Fabio Filzi, frequentata a detta del Ferrari, a mezzogiorno da impiegati della zona mentre di sera il locale diventa un punto di riferimento dell'estrema destra, indicando, come suo costume, tra i frequentatori Roberto Jonghi Lavarini, Paola Frassinetti e Guido Giraudo.
In questa osteria, grazie ad uno scoop, abbiamo potuto sapere niente poco di meno che Maurizio Murelli e Mario Tuti hanno brindato, penso dopo un lauto pranzo, come buon costume, tra vecchi amici.
Ma sarà l'età che avanza, Saverio Ferrari ha 64 anni, saranno i lauti pranzi e le impegnative cene della vigilia di Natale, del Santo Natale e di Santo Stefano, ma l'animatore dell'Osservatorio democratico sulle nuove destre comincia a perdere i colpi. Anche nella sua Milano.
Infatti, oggi pomeriggio, in occasione del convegno di corse al trotto, all'ippodromo La Maura di Milano, c'era addirittura una corsa intitolata Boia chi molla per cavalli indigeni di anni 3 valevole come prima corsa del convegno.
Uno slogan, Boia chi molla che ricorda la rivolta di Reggio Calabria, sulla quale più volte è intervenuto Saverio Ferrari nel suo Osservatorio. Uno slogan ideato dal senatore Ciccio Franco, che fece il comizio in occasione del giovedì nero raccontato in un libro di Saverio Ferrari.
P.s per gli amanti delle corse al trotto, per i curiosi di ogni genere e qualità la prima corsa del convegno milanese premio Boia chi molla è stato vinto dal cavallo Uccio, sapientemente interpretato da Mauro Baroncini alla media di 1.14,2 al kilometro.
In un recente passato, dal suo sito, ha avvertito la stampa e l'opinione pubblica dell'esistenza di una osteria nera nella Milano medaglia d'oro per la resistenza.
Un'osteria sita in via Fabio Filzi, frequentata a detta del Ferrari, a mezzogiorno da impiegati della zona mentre di sera il locale diventa un punto di riferimento dell'estrema destra, indicando, come suo costume, tra i frequentatori Roberto Jonghi Lavarini, Paola Frassinetti e Guido Giraudo.
In questa osteria, grazie ad uno scoop, abbiamo potuto sapere niente poco di meno che Maurizio Murelli e Mario Tuti hanno brindato, penso dopo un lauto pranzo, come buon costume, tra vecchi amici.
Ma sarà l'età che avanza, Saverio Ferrari ha 64 anni, saranno i lauti pranzi e le impegnative cene della vigilia di Natale, del Santo Natale e di Santo Stefano, ma l'animatore dell'Osservatorio democratico sulle nuove destre comincia a perdere i colpi. Anche nella sua Milano.
Infatti, oggi pomeriggio, in occasione del convegno di corse al trotto, all'ippodromo La Maura di Milano, c'era addirittura una corsa intitolata Boia chi molla per cavalli indigeni di anni 3 valevole come prima corsa del convegno.
Uno slogan, Boia chi molla che ricorda la rivolta di Reggio Calabria, sulla quale più volte è intervenuto Saverio Ferrari nel suo Osservatorio. Uno slogan ideato dal senatore Ciccio Franco, che fece il comizio in occasione del giovedì nero raccontato in un libro di Saverio Ferrari.
P.s per gli amanti delle corse al trotto, per i curiosi di ogni genere e qualità la prima corsa del convegno milanese premio Boia chi molla è stato vinto dal cavallo Uccio, sapientemente interpretato da Mauro Baroncini alla media di 1.14,2 al kilometro.
Saverio Ferrari ridicolo rottame questurino ...
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