Austria:eletto presidente il verde Van der Bellen. Hofer: ho perso
(G.p)Il candidato verde ed ecologista Alexander Van der Bellen si è aggiudicato per la seconda volta il turno di ballottaggio alle elezioni presidenziali austriache, dopo l'annullamento del precedente per irregolarità nel voto postale, secondo le proiezioni diffuse dopo la chiusura dei seggi alle ore 17.
Il candidato verde otterrebbe il 53,6% dei voti contro il 46,4% del candidato del Fpoe che ha ammesso la sconfitta, come ci racconta, con un interessante articolo, la collega Monica Ricci Sargentini sul Corriere della Sera. Articolo che riportiamo per intero.
Il candidato verde e progressista Alexander Van der Bellen è il vincitore delle presidenziali in Austria secondo le proiezioni diffuse subito dopo la chiusura dei seggi alle 17. Van der Bellen otterrebbe il 53,6 per cento dei voti, contro il 46,4 per cento del candidato del Fpoe, partito di destra ultranazionalista, Norbert Hofer. Van der Bellen era già risultato vincitore nelle elezioni presidenziali, poi annullate dalla Corte costituzionale, con un margine di 31.000 voti. Herbet Kickl, che ha guidato la campagna dell’ultranazionalista Norbert Hofer, ha invece ammesso la sconfitta e di è congratulato con il vincitore. I sondaggi della vigilia danno l’esponente dei Verdi in leggero vantaggio ma il margine è talmente piccolo da poter essere ribaltato.
Terzo turno
Quello di oggi è stato il terzo turno di una battaglia andata avanti per quasi un anno. Van der Bellen aveva già vinto di strettissima misura (31 mila voti, lo 0,7%) il ballottaggio del 22 maggio, poi annullato in luglio per irregolarità nello scrutinio dei voti per posta. La carica di capo dello Stato in Austria è solo in parte cerimoniale; il presidente ha infatti il potere di sciogliere il Parlamento e Hofer aveva detto di volerlo fare in caso di vittoria.
I seggi
I seggi hanno aperture e chiusure molto diversificate, a seconda delle circoscrizioni elettorali, ma comunque comprese tra le 7 e le 17. I primi risultati sono attesi circa un’ora dopo la chiusura delle urne, con dati finali ufficiosi previsti verso le 19.30. In caso di testa a testa molto serrato, per un annuncio del vincitore si dovrà attendere lo spoglio dei voti per posta del giorno dopo, come è accaduto già il 22 maggio.
I seggi hanno aperture e chiusure molto diversificate, a seconda delle circoscrizioni elettorali, ma comunque comprese tra le 7 e le 17. I primi risultati sono attesi circa un’ora dopo la chiusura delle urne, con dati finali ufficiosi previsti verso le 19.30. In caso di testa a testa molto serrato, per un annuncio del vincitore si dovrà attendere lo spoglio dei voti per posta del giorno dopo, come è accaduto già il 22 maggio.
La contesa
L’ultima fase della contesa è stata virulenta. Hofer ha cercato di darsi un volto moderato. Per esempio, non ha più ripetuto che in caso di vittoria, avrebbe indetto un referendum sulla permanenza dell’Austria nella Ue. Ma il leader della Fpö non ha comunque perso occasione per accusare i profughi accolti nell’ultimo anno e mezzo (120 mila circa) di essere focolaio di criminalità. Perfino ex membri del partito considerano Hofer «una bomba a orologeria», «troppo estremo» a dispetto della verniciatura centrista con cui si mimetizza.
L’ultima fase della contesa è stata virulenta. Hofer ha cercato di darsi un volto moderato. Per esempio, non ha più ripetuto che in caso di vittoria, avrebbe indetto un referendum sulla permanenza dell’Austria nella Ue. Ma il leader della Fpö non ha comunque perso occasione per accusare i profughi accolti nell’ultimo anno e mezzo (120 mila circa) di essere focolaio di criminalità. Perfino ex membri del partito considerano Hofer «una bomba a orologeria», «troppo estremo» a dispetto della verniciatura centrista con cui si mimetizza.
La posta in gioco
Nei comizi Van der Bellen ha giocato tutte le sue cartucce sottolineando l’importanza della posta in gioco: «la permanenza dell’Austria in Europa». Accanto lui, sul palco, il sindaco di Vienna, il socialdemocratico Michael Haeupl. La Spö e i popolari della Övp si sono infatti schierati al suo fianco molto più nettamente rispetto alla volta scorsa. L’appoggio dei partiti tradizionali è indispensabile per vincere ma comporta anche pericoli per Van der Bellen, che rischia di non essere più identificato come indipendente, ma come espressione dell’establishment.
Nei comizi Van der Bellen ha giocato tutte le sue cartucce sottolineando l’importanza della posta in gioco: «la permanenza dell’Austria in Europa». Accanto lui, sul palco, il sindaco di Vienna, il socialdemocratico Michael Haeupl. La Spö e i popolari della Övp si sono infatti schierati al suo fianco molto più nettamente rispetto alla volta scorsa. L’appoggio dei partiti tradizionali è indispensabile per vincere ma comporta anche pericoli per Van der Bellen, che rischia di non essere più identificato come indipendente, ma come espressione dell’establishment.
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