Pavia: 250 in corteo con Recordari per Emanuele Zilli
- L'Associazione Culturale Recordari, sodalizio pavese che unisce Skinhead Pavia, CasaPound e Forza Nuova ha regolarmente svolto il corteo in ricordo di Emanuele Zilli, attivista missino assassinato negli anni '70. Il corteo, partito in forte ritardo per via della presenza di un presidio non autorizzato in Strada Nuova, formato dall'Anpi e dalla Rete antifascista locale, si è snodato per le vie del centro, attraversato il Ponte Coperto, e raggiunto via Scapolla per onorare Zilli.
"Ieri sera - afferma l'Associazione Culturale Recordari - oltre 250 camerati hanno reso omaggio ad Emanuele Zilli. Un uomo, un attivista, un padre di famiglia, un lavoratore, che ha avuto come unica colpa quella di militare nel Movimento Sociale Italiano, negli anni '70, in una città difficile come Pavia. Il corteo è risultato pacifico, ordinato e composto nel rispetto degli accordi presi con le istituzioni. In Piazza del Municipio si sono radunati centinaia di persone provenienti da tutta la provincia e da fuori per ricordare Zilli".
"In fondo a Strada Nuova - continua la nota - c'è stato un assembramento non autorizzato voluto dai seminatori d'odio dell'Anpi e dagli antifascisti pavesi. Oltre a questi esalatati era presente in piazza il sindaco Massimo Depaoli spalleggiato dai, suoi, fedelissimi assessori Alice Moggi, Giacomo Galazzo e Fabio Castagna. L'amministrazione comunale ha deciso di andare contro il volere del Prefetto, ha deciso di infrangere la legge e ha spalleggiato i violenti che per tutta la sera hanno insultato la memoria di Zilli. Il primo cittadino si è fatto megafono del clima da 'l'unico fascista buono è un fascista morto', avvallando le tesi di chi vuole ergersi a detentore delle patenti di agibilità politica in città. A questi vanno aggiunte le scellerate interrogazioni parlamentari presentate dall'On. Franco Bordo e l'On. Chiara Scuvera, figure politiche che hanno dimenticato il loro ruolo per trasformare il centro abitato in un Far West".
"Se ce ne fosse ancora una volta bisogno - conclude il sodalizio - abbiamo dimostrato quale era il nostro intento, manifestare pacificamente per ricordare Emanuele Zilli. L'odio non fa parte della nostra natura, per questo motivo invitiamo le istituzioni a farsi un approfondito esame di coscienza in merito al circo andato in scena ieri sera per le strade di Pavia".
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