Meloni: «Organizziamo il 5 marzo le primarie del centrodestra »
(G.p)Giorgia Meloni, leader indiscussa di Fratelli di Italia Alleanza Nazionale aspirante leader dell'italico centro destra,impegnata in un duro tour elettorale per sostenere le ragioni del No al referendum costituzionale di domenica 4 dicembre, rilancia con forza l'idea delle primarie per la scelta del prossimo candidato leader del centro destra alle elezione politiche proponendo addirittura una data il 5 marzo 2017, come ci racconta, con un interessante articolo, Il Secolo d'Italia, quotidiano on line della fondazione Alleanza Nazionale.
Non so perché si abbia paura nella nostra metà campo di confrontarsi con il popolo, propongo una data: il prossimo 5 marzo 2017 organizziamo le prime elezioni primarie del centrodestra”. Lo ha detto il presidente di FdI-An Giorgia Meloni, durante un’ iniziativa per sostenere le ragione del No al referendum costituzionale. Meloni ha aggiunto: “Abbiamo uomini, idee, il popolo e l’entusiasmo per fare le primarie”. E avverte: “Chiunque nel centrodestra sosterrà un governo di scopo sappia che non sarà mai più un nostro alleato”. Per la Meloni “l’uomo giusto per guidare la proposta politica del centrodestra dopo il 4 dicembre deve essere scelto dai cittadini”
“Bisogna votare No nel merito della riforma, non solo per liberarsi del governo Renzi, perché è congenata per togliere potere agli italiani e concentrarlo nelle mani di pochi illuminati”. Lo dichiara il presidente di Fratelli d’Italia-An Giorgia Meloni stasera a Genova a margine di un incontro pubblico per il No al referendum costituzionale del 4 dicembre. “La sinistra -incalza Meloni – con Scalfari teorizza che l’unica forma di democrazia è l’oligarchia, noi non crediamo serve il suffragio universale, il potere del popolo, quando il popolo sceglie fa molto meglio dei partiti, bisogna bocciare una riforma che toglie potere agli italiani”. La riforma – sottolinea Meloni – è fatta male, gli italiani potrebbero pentirsi se per superficialità si dovessero ritrovare per i prossimi 70 anni con una Costituzione che continua a lasciarci Governi scelti dalle segreterie di partito, parlamentari voltaggabbana, privandoci di scegliere i senatori”.
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