Amantea: droga al centro d'accoglienza, Azione Identitaria contro il buonismo del Pd
Il sindaco ha ricordato come la città e l'ente municipale che lo rappresenta ha dato massima disponibilità nell'accogliere migranti, tanto è vero che al momento, nella cittadina della provincia di Cosenza ve ne sono ospitati, in varie abitazioni e strutture alberghiere più di un centinaio.
Per questo motivo, affermava Monica Sabatino non vorremmo essere classificati come "razzisti" ma purtroppo assistiamo sempre più spesso ad episodi di microcriminalità tanto che si ripetono sempre più spesso arresti di extracomunitari per reati inerenti allo spaccio di sostanze stupefacenti.
L'ultimo episodio, in ordine cronologico, che vede protagonisti 4 cittadini extracomunitari arrestati per detenzione e spaccio di droga, genera una reazione politica da parte di Azione Identitaria che con una nota, diffusa alla stampa, di Bruno Spatara, reggente regionale, si scaglia contro il buonismo del Partito Democratico.
Questo è il testo del comunicato stampa diffuso da Azione Identitaria, che pubblichiamo per intero.
A seguito dei 4 arresti di extracomunitari, ad Amantea, per detenzione e spaccio di stupefacenti all’interno dello stesso centro di accoglienza, vorremmo conoscere l’opinione del “democraticissimo” segretario del PD: vorremmo principalmente che ci illuminasse sulla positività di accogliere incondizionatamente persone di indubbia provenienza ed identità e quanto ancora si senta di condannare la richiesta della sindaca?
Poco piu’ di una settimana fa, infatti, la sindaca di Amantea, con la sua richiesta al Prefetto di non proseguire con la politica dell’accoglienza perché diventata insostenibile, ha suscitato il nostro interesse per la posizione “anomala” assunta rispetto a tale fenomeno (anomalia poiché la stessa è stata eletta in liste civiche sostenute da partiti della cosiddetta area di sinistra a cui è tanto caro questo tema) ed, allo stesso tempo, il nostro auspicio a non retrocedere da tale decisione ha scatenato l’ira del PD di zona che “minacciava” quasi la stessa sindaca a prendere le distanze dalle considerazioni espresse da “Azione Identitaria”.
Prescindendo dal fatto che uno dei nostri baluardi è la difesa delle frontiere e quindi il blocco del fenomeno immigratorio, e che di episodi del genere (ed anche peggiori) ne sono quotidianamente piene le pagine di cronaca, chiediamo che i colpevoli vengano immediatamente espulsi dal nostro territorio nazionale e sottoposti a detenzione nel loro Paese di provenienza.
Ci auguriamo che almeno per una volta il segretario del PD convenga con noi nel considerare questi atti come crimini a meno che non esista all’interno del suo partito un diverso Codice Penale nel giudizio di questi ospiti a lui tanto “cari”.
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