All’epoca gli scontri di Brescia, con il vicequestore Selmin accoltellato prima della partita Brescia-Roma, fecero molto scalpore. Passò allora – e anch’io la ripresi nella prima edizione di Fascisteria per poi aggiustare il tiro nella seconda– la narrazione di una spedizione punitiva dalle precise caratteristiche politiche, una rappresaglia fascista, vista i curriculum dei principali imputati, a partire da Maurizio Boccacci, che non era neanche tifoso della Roma e di alcuni leader delle frange più “toste” della curva giallorosa, Opposta Fazione in particolare. Già il processo di primo grado, però, tre anni dopo, ridimensionò il tutto a semplice violenza da stadio, cancellando i reati politici ma anche ridimensionando il reato ai danni del funzionario di polizia ferito. Come ci racconta la Gazzetta dello Sport del 6 gennaio 1998. LEGGI TUTTO
20 novembre 1994: ultras romanisti accoltellano vicequestore a Brescia
20 novembre 1994: ultras romanisti accoltellano vicequestore a Brescia
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