Manifesti di Casa Pound contro l'arrivo dei migranti alla ex caserma Montello di Milano
A pochi giorni dall'arrivo dei migranti all'ex caserma Montello di via Caracciolo, si fa sempre più incandescente l'atmosfera che si respira nel quartiere. E' "scesa in campo" anche CasaPound, il movimento di estrema destra, con alcuni manifesti in cui campeggia, in grande, "-7" (il countdown dei giorni che mancano) e la frase «perché tu possa portare il cane a passeggio in tranquillità».
Alla Montello arriveranno 300 richiedenti asilo. Questa decisione, di volta in volta confermata dal prefetto Alessandro Marangoni e dal sindaco Giuseppe Sala, ha scatenato da mesi la protesta di un comitato spontaneo di residenti che si dichiara "apolitico" ma che, almeno per la maggioranza dei suoi membri, è di estrazione di destra. Tanto che uno dei suoi leader è Tullio Trapasso, già candidato con Noi per Milano alle amministrative del 2016. Così come alle numerose manifestazioni e presidi del comitato hanno partecipato politici di centrodestra come Silvia Sardone (Forza Italia) e Riccardo De Corato (Fratelli d'Italia).
Più di recente, anche CasaPound si è unita alla protesta. «Iniziamo a contare i giorni che mancano al primo novembre - ha dichiarato Massimo Trefiletti, responsabile milanese di CasaPound Italia - è un conto alla rovescia verso il disastro cui andiamo incontro con le politiche suicide di questo governo». Secondo CasaPound, il primo novembre «sarà un punto di non ritorno».
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