secondo il modo di pensare dei Nar - spiega al processo Francesca Mambro - nei confronti dei nemici bisogna aver rispetto, anche se vengono condannati a morte per quello che fanno. Nei confronti dei traditori, invece, tale rispetto non può esservi e, pertanto, vanno annientati. Pizzari è stato ucciso perché ha fatto arrestare due persone e ne ha cagionato la morte di una, ma il Pizzari non aveva partecipato alla lotta, e, quindi, non poteva considerarsi un traditore ma una spia. LEGGI TUTTO
30 settembre 1981. I Nar uccidono il "traditore" Pizzari
30 settembre 1981. I Nar uccidono il "traditore" Pizzari
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