Vicenza, blitz di Forza Nuova alla CGIL contro i rifugiati
Nella notte tra venerdì e sabato alcuni militanti di Forza Nuova hanno incollato uno striscione davanti all'ingresso della Camera del lavoro di Vicenza in via Vaccari, 128. Sul cartellone, firmato, c'e scritto con caratteri tipici dello stile liberty in uso nel Ventennio fascista: "Refugees not welcome - Tutto ai terremotati".
CGIL "A nostro avviso si tratta di un vile messaggio intimidatorio contro un'organizzazione sindacale che da sempre è in prima linea per i valori della Libertà, della Pace, della Solidarietà, della Giustizia e dell'Accoglienza!", ha affermato Giampaolo Zanni, segretario generale della Cgil provinciale appena giunto stamane in sede con il segretario organizzativo Giancarlo Puggioni. "Questi valori li abbiamo confermati recentemente nell'attivo dei delegati (presenti 350 rappresentanti e dirigenti sindacali, ndr) di lunedì scorso con la segretaria generale Susanna Camusso". "Come Cgil rispettiamo le idee di tutti", sottolinea il segretario Zanni, "ma in ottica democratica e pluralista, e respingiamo con forza e in modo netto atti e comportamenti simili!"
FORZA NUOVA "Il principale obiettivo dell'azione” si legge in una nota diramata dalla segreteria provinciale di Forza Nuova “non sono i sedicenti profughi, bensì tutti coloro che a vario titolo alimentano la mafia dell'accoglienza, tra cui appunto quei sindacati come la CGIL che si dimenticano di tutelare gli italiani perché troppo impegnati a cullare i “diritti” degli stranieri. Chiunque sostenga questo business, dall'italiano semplice che per 30 sporchi denari accetta un allogeno fra le mura di casa, fino alla più alta carica dello Stato, è complice delle tragedie che sta alimentando ed è per Noi un nemico da combattere! Lo striscione "REFUGEES NOT WELCOME"è una chiara e netta presa di posizione contro i diktat dell'Unione Europea in tema di gestione dell'"emergenza profughi" e a favore, invece, del blocco totale dell'immigrazione, della sospensione del Trattato di Schengen e dello stanziamento dell'Esercito Italiano lungo le coste nord africane in funzione di controllo dei flussi migratori".
"Noi razzisti? Le accuse di odio razziale andrebbero rivolte a chi permette che nordafricani e mediorientali adulti, che non fuggono da nessuna guerra e da nessuno stato di emergenza, siano destinati nel giro di breve a non trovare lavoro e pronti a delinquere per sopravvivere oppure ad essere inseriti nei cicli produttivi industriali come manodopera a basso costo, partecipando attivamente così all'abbassamento ulteriore dei livelli salariali e delle tutele dei lavoratori. Se istigare all'odio razziale significa non comprendere la cocciuta propensione nell’accogliere immigrati senza freni, tenuto conto del dramma della disoccupazione che affligge la Nazione e del terribile dramma delle popolazioni del centro italia (destinate a vivere nelle tendopoli a differenza di chi è ospite clandestino in hotel), allora denunciateci tutti. Se essere xenofobi significa provare insofferenza e rabbia davanti al quotidiano bivacco di giovanissimi clandestini, che, spesso, per ringraziare il Paese che li ospita, defecano e urinano ovunque, o davanti alle ripetute contestazioni di omuncoli arroganti che protestano per un cibo troppo cotto o che bloccano il traffico per chiedere l’aumento della “paghetta", allora siamo tutti colpevoli".
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