Marine Le Pen: Benvenuti al funerale dell’Unione Europea
(G.p)Nel corso del dibattito tenutosi al Parlamento Europa, Marine Le Pen, leader del Front National, candidata alle presidenziali in Francia ha denunciato che Bruxelles concentra le sue politiche quasi esclusivamente nel salvataggio della moneta unica e non della gente, annunciando, in caso di sua vittoria alle elezioni in Francia ci sarà il Frexit, mentre Juncket, ha proposto la creazione di un esercito europeo, primo passo di avvicinamento al macro stato comunitario, come ci racconta il sito Controinformazione. info sapientemente gestito dal collega Luciano Lago.
Il dibattito sullo stato della Unione Europea ricorda molto quelli che si svolgono nei Parlamenti di Spagna ed Italia e il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, assomiglia a Mariano Rajoy o a Matteo Renzi.
“Migliorare l’economia, necessità di implementare misure per garantire che si continui sul sentiero della crescita, duplicare la capacità finanziaria del piano di investimenti, e, sorpresa.! la creazione di un esercito europeo” . Qualche cosa circa il terrorismo, l’ondata di rifugiati e l’ angosciante crisi migratoria che sta subendo l’Europa? No, non vale la pena, Questo sarebbe solo populismo. Juncker si è limitato a richiamare alla cooperazione ed alla cessione di sovranità nazionale, se avanza, come ricetta per sanare i mali comuni.
La UE della gente e non dell’euro.
La eurodeputata del Front National, Marine Le Pen, ha ricordato i problemi che realmente preoccupano in questo momento i cittadini, secondo gli studi e le inchieste fatte in quei paesi che dovranno affrontare quest’anno le elezioni. In questi paesi i partiti denominati come populisti, tra quelli la formazione della Le Pen e l’FPO austriaco, partono come favoriti in tutte le inchieste e molti altri movimenti, come Alternativa per la Germania (AfP) crescono in modo evidente.
“Signor Juncker, rare volte abbiamo assistito ad un discorso tanto insulso e carente di senso. Questo sembra quasi il discorso per il funerale dell’Unione Europea”, ha iniziato così il suo intervento la Marine Le Pen. “Lei non ha prestato alcuna attenzione alle richieste della gente che vuole riprendersi la sua sovranità e la sua indipendenza”, ha ribadito la leader francese per poi aggiungere che “il Brexit” realmente ha rotto un tabù. “I britannici ci hanno dimostrato che si può uscire dalla UE e che si può stare meglio”.
“Le visioni catastrofiche erano solo menzogne, I Regno Unito lo sta facendo abbastanza bene, lo shock che avremmo dovuto vedere adesso si è trasformato in fiducia, Tutti pensavano che sarebbe stata una apocalisse, ma questo non è successo”, ha spiegato.
“Lei ha dimostrato un disprezzo per il referendum , da cosa ci vuole proteggere? Dalla libertà? Dalla democrazia”?, Ha aggiunto la Le Pen. “Lei ha imposto una politica economica distruttiva per i paesi del sud Europa con il solo fine di salvare l’euro, non la gente”, ha sottolineato l’esponente francese.
La Le Pen ha insistito che deve essere il popolo a decidere il futuro dell’Unione, e non un gruppo di burocrati o un presidente (Juncker) che si erge come panacea della democrazia senza mai essere passato per le urne, lo stesso che si è negato, pochi mesi fa, a dialogare con quei governi nazionali che suo giudizio venivano considerati estremisti (in quanto non in linea con il Pensiero Unico).
Di seguito la deputata ha aggiunto al suo discorso l’annuncio che, se il Front National risulterà vincitore in Francia, questi proporrà un referendum sulla permanenza del paese nella UE, il temuto “Frexit”. Così quindi , se i seguaci di Sarkozy non si andranno ad unire con i socialisti ,come hanno fatto nelle ultime elezioni regionali, i francesi avranno una propria consulta.
L’Esercito europeo
L’altro punto che ha suscitato molte polemiche e discussioni è stato quello relativo alla proposta di Juncker, nascosto tra le pieghe del discorso sull’economia, che si riferisce alla necessità della creazione di un “Esercito europeo con un Comando Centrale unico, ed un Fondo europeo per la difesa”, per proteggere i nostri interessi (ha dichiarato Juncker) e “lo stile di vita europeo”.
Risulta singolare che il presidente della Commissione richiami alla creazione di un mega Esercito per “difendere i valori europei” e si prenda nello steso tempo il lusso di definire estremisti quei paesi che pretendono di farlo da soli, senza necessità che sia Bruxelles ad intervenire. O si tratta di un lapsus o direttamente che i “suoi valori” non sono esattamente gli stessi condivisi dalla maggiorparte dei concittadini.
“L’Europa non può permettersi di andare a cavallo del potere militare di altri, o lasciare ce sia la Francia a difendere da sola i suoi interessi nel Mali”, ha sottolineato Juncker.
Un altro passo in più contro la sovranità degli stati nazionali che , assieme ai populismi, sono per il presidente della CE i problemi più angoscianti che minacciano l’Unione, secondo Juncker.
Nell’idea di Juncker, “l’Europa dovrebbe arrivare ad avere basi militari comuni in alcuni casi come diretta proprietà della UE e in totale integrazione con la NATO”.
Le prime critiche non si sono fatte attendere e sono venute dalla Danimarca che ha già respinto i suggerimenti di Bruxelles : “La UE deve concentrarsi nella direzione per cui scommette la Danimarca (posti di lavoro, sicurezza e lotta contro l’immigrazione) , e credo che questa abbia maggiore appoggio che non il piano di Juncker”, ha dichiarato il ministro degli Esteri danese Kristian Jensen, il quale ha afermato che non vale la pena di sprecare il denaro dei contribuenti su presunti piani militari autonomi quando i paesi europei hanno già una piena collaborazione con la NATO e spendono abbastanza risorse per questa.
Altro intervento interessante è stato quello di , Nigel Farage, dell’UKIP, il quale ha ironizzato sui piani di “un mega Stato europeo”, proprio nel momento in cui l’Europa sta perdendo i pezzi, significativo che Bruxelles cerchi di sotterrare qualsiasi tentativo di ripresa di sovranità degli Stati, proprio quello che a suo tempo avevano promesso che non sarebbe accaduto.
Inoltre Farage, a proposito del mega esercito europeo, ha constato che molti politici europei stanno sostenedo che l’Europa non dovrebbe più dipendere in toto dagli USA e dalla NATO e che questo era l’argomento che lui aveva introdotto a suo tempo ma che aveva trovato il rifiuto da parte di tutti gli altri membri dell’Unione.
Il leader dell’UKIP ha iniziato il suo discorso facendo ironicamente gli auguri all’ex Presidente della Commissione, Durao Barroso, per il suo nuovo incarico, altamete remunerato, avuto nella Goldman Sachs (ottenendo gli applausi dell’Assemblea), “credo che sia una buona opportunità” ha detto Farage, e “per quanto riguarda lei, mr. Juncker, non dubito che anche nel suo caso i pesci grossi verranno poi a cercarla”.
Fonte: La Gaceta.as
Il dibattito sullo stato della Unione Europea ricorda molto quelli che si svolgono nei Parlamenti di Spagna ed Italia e il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker, assomiglia a Mariano Rajoy o a Matteo Renzi.
“Migliorare l’economia, necessità di implementare misure per garantire che si continui sul sentiero della crescita, duplicare la capacità finanziaria del piano di investimenti, e, sorpresa.! la creazione di un esercito europeo” . Qualche cosa circa il terrorismo, l’ondata di rifugiati e l’ angosciante crisi migratoria che sta subendo l’Europa? No, non vale la pena, Questo sarebbe solo populismo. Juncker si è limitato a richiamare alla cooperazione ed alla cessione di sovranità nazionale, se avanza, come ricetta per sanare i mali comuni.
La UE della gente e non dell’euro.
La eurodeputata del Front National, Marine Le Pen, ha ricordato i problemi che realmente preoccupano in questo momento i cittadini, secondo gli studi e le inchieste fatte in quei paesi che dovranno affrontare quest’anno le elezioni. In questi paesi i partiti denominati come populisti, tra quelli la formazione della Le Pen e l’FPO austriaco, partono come favoriti in tutte le inchieste e molti altri movimenti, come Alternativa per la Germania (AfP) crescono in modo evidente.
“Signor Juncker, rare volte abbiamo assistito ad un discorso tanto insulso e carente di senso. Questo sembra quasi il discorso per il funerale dell’Unione Europea”, ha iniziato così il suo intervento la Marine Le Pen. “Lei non ha prestato alcuna attenzione alle richieste della gente che vuole riprendersi la sua sovranità e la sua indipendenza”, ha ribadito la leader francese per poi aggiungere che “il Brexit” realmente ha rotto un tabù. “I britannici ci hanno dimostrato che si può uscire dalla UE e che si può stare meglio”.
“Le visioni catastrofiche erano solo menzogne, I Regno Unito lo sta facendo abbastanza bene, lo shock che avremmo dovuto vedere adesso si è trasformato in fiducia, Tutti pensavano che sarebbe stata una apocalisse, ma questo non è successo”, ha spiegato.
“Lei ha dimostrato un disprezzo per il referendum , da cosa ci vuole proteggere? Dalla libertà? Dalla democrazia”?, Ha aggiunto la Le Pen. “Lei ha imposto una politica economica distruttiva per i paesi del sud Europa con il solo fine di salvare l’euro, non la gente”, ha sottolineato l’esponente francese.
La Le Pen ha insistito che deve essere il popolo a decidere il futuro dell’Unione, e non un gruppo di burocrati o un presidente (Juncker) che si erge come panacea della democrazia senza mai essere passato per le urne, lo stesso che si è negato, pochi mesi fa, a dialogare con quei governi nazionali che suo giudizio venivano considerati estremisti (in quanto non in linea con il Pensiero Unico).
Di seguito la deputata ha aggiunto al suo discorso l’annuncio che, se il Front National risulterà vincitore in Francia, questi proporrà un referendum sulla permanenza del paese nella UE, il temuto “Frexit”. Così quindi , se i seguaci di Sarkozy non si andranno ad unire con i socialisti ,come hanno fatto nelle ultime elezioni regionali, i francesi avranno una propria consulta.
L’Esercito europeo
L’altro punto che ha suscitato molte polemiche e discussioni è stato quello relativo alla proposta di Juncker, nascosto tra le pieghe del discorso sull’economia, che si riferisce alla necessità della creazione di un “Esercito europeo con un Comando Centrale unico, ed un Fondo europeo per la difesa”, per proteggere i nostri interessi (ha dichiarato Juncker) e “lo stile di vita europeo”.
Risulta singolare che il presidente della Commissione richiami alla creazione di un mega Esercito per “difendere i valori europei” e si prenda nello steso tempo il lusso di definire estremisti quei paesi che pretendono di farlo da soli, senza necessità che sia Bruxelles ad intervenire. O si tratta di un lapsus o direttamente che i “suoi valori” non sono esattamente gli stessi condivisi dalla maggiorparte dei concittadini.
“L’Europa non può permettersi di andare a cavallo del potere militare di altri, o lasciare ce sia la Francia a difendere da sola i suoi interessi nel Mali”, ha sottolineato Juncker.
Un altro passo in più contro la sovranità degli stati nazionali che , assieme ai populismi, sono per il presidente della CE i problemi più angoscianti che minacciano l’Unione, secondo Juncker.
Nell’idea di Juncker, “l’Europa dovrebbe arrivare ad avere basi militari comuni in alcuni casi come diretta proprietà della UE e in totale integrazione con la NATO”.
Le prime critiche non si sono fatte attendere e sono venute dalla Danimarca che ha già respinto i suggerimenti di Bruxelles : “La UE deve concentrarsi nella direzione per cui scommette la Danimarca (posti di lavoro, sicurezza e lotta contro l’immigrazione) , e credo che questa abbia maggiore appoggio che non il piano di Juncker”, ha dichiarato il ministro degli Esteri danese Kristian Jensen, il quale ha afermato che non vale la pena di sprecare il denaro dei contribuenti su presunti piani militari autonomi quando i paesi europei hanno già una piena collaborazione con la NATO e spendono abbastanza risorse per questa.
Altro intervento interessante è stato quello di , Nigel Farage, dell’UKIP, il quale ha ironizzato sui piani di “un mega Stato europeo”, proprio nel momento in cui l’Europa sta perdendo i pezzi, significativo che Bruxelles cerchi di sotterrare qualsiasi tentativo di ripresa di sovranità degli Stati, proprio quello che a suo tempo avevano promesso che non sarebbe accaduto.
Inoltre Farage, a proposito del mega esercito europeo, ha constato che molti politici europei stanno sostenedo che l’Europa non dovrebbe più dipendere in toto dagli USA e dalla NATO e che questo era l’argomento che lui aveva introdotto a suo tempo ma che aveva trovato il rifiuto da parte di tutti gli altri membri dell’Unione.
Il leader dell’UKIP ha iniziato il suo discorso facendo ironicamente gli auguri all’ex Presidente della Commissione, Durao Barroso, per il suo nuovo incarico, altamete remunerato, avuto nella Goldman Sachs (ottenendo gli applausi dell’Assemblea), “credo che sia una buona opportunità” ha detto Farage, e “per quanto riguarda lei, mr. Juncker, non dubito che anche nel suo caso i pesci grossi verranno poi a cercarla”.
Fonte: La Gaceta.as
Traduzione e sintesi: Luciano Lago
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