Forza Nuova a Marsciano: Boschi, Scalfarotto? “Cambia l’oratore, non le false parole”
(G.p)Marsciano è un comune di poco più di 20 mila abitanti, sito in provincia di Perugia dove da venerdì 23 a domenica 25 settembre si svolge la festa de l'Unità. Una festa che avrebbe dovuto vedere partecipare, in qualità di relatrice, il ministro per le riforme Maria Elena Boschi sostituita dal sottosegretario Ivan Scalfarotto.
La mancata partecipazione del ministro Boschi diventa occasione di polemica politica grazie allo striscione affisso dai locali militanti di Forza Nuova riportante il seguente testo: Boschi, Scalfarotto? Cambi l'oratore non le false parole.
Lo scopo dell'azione, secondo i militanti del partito guidato da Roberto Fiore è di di far riflettere l'opinione pubblica su alcuni punti fondamentali che Il Partito democratico ha completamente rimosso nonostante le promesse fatte durante l'ultima campagna elettorale, come ci racconta il sito di informazione locale Medio Tevere Oggi, con un interessante articolo, che pubblichiamo per intero.
Forza Nuova a Marsciano: Boschi, Scalfarotto? “Cambia l’oratore, non le false parole”. Nella notte di Venerdi 23 Settembre alcuni militanti di Forza Nuova hanno appeso uno striscione a Marsciano recante la frase: “Cambia l’oratore, non le false parole”. Il messaggio prende spunto dalla mancata partecipazione del Ministro Boschi alla “Festa d’Unità”, (organizzata dal PD locale e dal comune marscianese) e dal successivo invito “riparatore” del sottosegretario Ivan Scalfarotto. Lo scopo dell’azione è quello di far riflettere i cittadini, apparentemente “liberi”, su alcuni punti fondamentali, che il PD e i suoi seguaci hanno probabilmente rimosso, impegnati come sono nei preparativi della loro ridicola celebrazione.
La nostra Marsciano è in pieno declino. Basta fare un giro per il centro storico, dove ormai le serrande delle attività commerciali aperte si contano sulla punta delle dita, e il sentimento prevalente è quello della desolazione. Per quanto il Comune abbia investito molto denaro nel rifacimento della zona, i risultati sono stati pietosi: è sotto gli occhi di chiunque l’imbruttimento generale e l’impossibilità progressiva, per i residenti ed i turisti, di viverla appieno.
Le questioni non finiscono certo qui: si pensi alla crisi che le imprese agricole stanno vivendo, alla ricerca di lavoro sul territorio che è divenuta un vero e proprio terno al lotto, alle condizioni delle principali arterie stradali e agli insufficienti interventi nella pulizia sul letto del Nestore. E che dire infine, dell’arrivo incontrollato dei sedicenti “profughi”, palesemente troppi per un piccolo centro come quello di Marsciano.
Ebbene, sono questi i frutti dell’amministrazione di coloro che nei prossimi tre giorni si raccoglieranno in festa, e fingeranno di ignorare il disastro sociale e politico da loro stessi creati. Ci auguriamo solo che i cittadini non pecchino d’ingenuità, lasciandosi ancora distrarre o abbindolare da questi cantastorie. È tempo piuttosto di alzarsi in piedi. E noi, da sempre, siamo qui per raccogliere le ragioni di chi ha la determinazione di farlo.
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