Storace: Gramazio vedrà suo figlio solo da uomo libero
(G.p)Il collega Errico Novi dalle colonne de Il Dubbio, quotidiano diretto da Piero Sansonetti, intervista Francesco Storace, leader de la Destra e vice presidente del consiglio regionale del Lazio sul dimenticato di Mafia Capitale, Luca Gramazio, consigliere regionale eletto nelle file di Forza Italia.
Il leader de la Destra, rispondendo alle domande del collega Novi lancia un appello per Luca Gramazio, chiedendone la scarcerazione.
Sul Giornale d'Italia, organo politico del suo partito, Francesco Storace, parla di Luca Gramazio, come del "dimenticato" di Mafia Capitale". Unico politico del maxi processo a vedersi contestata l'accusa di associazione mafiosa, l'ex capo gruppo forzista alla regione Lazio è in carcere dal 4 giugno dell'anno scorso in regime di alta sicurezza.
A suo carico ci sono anche le accuse di aver preso 90 mila euro di tangenti dalla rete di Salvatore Buzzi e di aver condizionato uno degli affari più grossi , l'appalto per il servizio Cup : ma un altro imputato per quest'ultima vicenda, l'ex capo di gabinetto di Zingaretti, Maurizio Venafro, è stato assolto di recente in un procedimento parallelo, e sul resto Gramazio si è difeso con puntiglio nelle dichiarazioni spontanee rese il 1 febbraio.
E comunque è un politico, non un delinquente abituale: i magistrati tutti di assoluto valore, dice il leader de la Destra, dovrebbero riconsiderare la misura cautelare nei confronti di Luca.
Il quale vive un'ulteriore dramma personale all'intero di una vicenda già molto pesante: non ha mai visto il figlio, nato pochi giorni dopo il suo arresto.
Luca Gramazio è a Rebibbia dal 4 giugno del 2015: esattamente tre settimane dopo, il 25 giugno, la moglie diede alla luce il primogenito. So che Luca non vuole vederlo da detenuto, conferma Storace.
E' così: Gramazio respinge l'umiliazione di dover conoscere il piccolo da uomo privato della libertà.
E mi risulta che il padre, Domenico, sia d'accordo, aggiunge Storace.
Tutto vero: Domenico Gramazio, parlamentare di lungo corso e la moglie di Luca hanno assecondato la scelta dell'ex capogruppo di Forza Italia: non si sono mai presentati ai colloqui con il neonato.
Luca ha visto il figlioletto solo in fotografia: quelle vuole che gliele portino sempre. Utilizza la possibilità a cui, pur nel regime detentivo più rigido impostogli per il 416 bis ha diritto: può telefonare più o meno regolarmente a casa, parlare con la moglie, informarsi sul bambino. Ma non vuole prenderlo in braccio, finché non sarà uscito di galera.
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