Casa Pound Lanciano: no al centro d'accoglienza a Villa Elce
(G.p) I militanti di Casa Pound Lanciano, si schierano, senza se e senza ma, a sostegno dei cittadini della frazione di Villa Elce, dove a breve aprirà un centro destinato ad assistere decine di immigrati.
‘ No al centro d’accoglienza. Prima gli Italiani’. Questo il testo dello striscione affisso in nottata da CasaPound Italia a sostegno dei cittadini della frazione di Villa Elce, dove a breve aprirà le porte un centro destinato ad assistere decine di immigrati clandestini.
“Esprimiamo la nostra totale ed incondizionata solidarietà ai cittadini di Villa Elce per la loro legittima protesta contro l’apertura di un centro di accoglienza per immigrati clandestini nella contrada – afferma CasaPound Lanciano in una nota – E’ sconcertante che si sia potuto pensare di aprire un centro di accoglienza in una piccola contrada, abitata da meno di cento persone, per lo più anziane, per accogliere un numero di clandestini che probabilmente andrà quasi ad eguagliare quello dei residenti”.
“Casi come questo – continua la nota – dimostrano palesemente come il dietro le belle parole sulla solidarietà’ quello dell’accoglienza non sia null’altro che un business, gestito da pochi privati ed associazioni, che mira a lucrare sui lauti appalti per la gestione dell’emergenza immigrazione, e non tiene in nessun conto i cittadini italiani, destinati a confrontarsi con le difficoltà sul piano della convivenza e della sicurezza derivanti dal continuo arrivo di immigrati”.
“Amministrazioni locali degne di questa qualifica – conclude la nota – avrebbero da tempo preso posizione a fianco dei cittadini. Non potendo aspettarci simili dichiarazioni da parte degli attuali governanti, tocca a noi di CasaPound Lanciano ribadire un concetto che dovrebbe essere ovvio: i soldi pubblici devono essere spesi non per accogliere persone che nella stragrande maggioranza dei casi non hanno alcun diritto allo status di ‘rifugiato’, ma a sostegno degli Italiani, duramente colpiti da anni di crisi economica ed afflitti ora dalle conseguenze dell’invasione migratoria in atto col sostegno di quanti vi scorgono una occasione di lucro”.
Per questo motivo hanno affisso uno striscione dai contenuti chiarissimi : No al centro d'accoglienza prima gli italiani, come ci racconta il quotidiano on line abruzzese City Rumors con un interessante articolo che pubblichiamo per intero.
‘ No al centro d’accoglienza. Prima gli Italiani’. Questo il testo dello striscione affisso in nottata da CasaPound Italia a sostegno dei cittadini della frazione di Villa Elce, dove a breve aprirà le porte un centro destinato ad assistere decine di immigrati clandestini.
“Esprimiamo la nostra totale ed incondizionata solidarietà ai cittadini di Villa Elce per la loro legittima protesta contro l’apertura di un centro di accoglienza per immigrati clandestini nella contrada – afferma CasaPound Lanciano in una nota – E’ sconcertante che si sia potuto pensare di aprire un centro di accoglienza in una piccola contrada, abitata da meno di cento persone, per lo più anziane, per accogliere un numero di clandestini che probabilmente andrà quasi ad eguagliare quello dei residenti”.
“Casi come questo – continua la nota – dimostrano palesemente come il dietro le belle parole sulla solidarietà’ quello dell’accoglienza non sia null’altro che un business, gestito da pochi privati ed associazioni, che mira a lucrare sui lauti appalti per la gestione dell’emergenza immigrazione, e non tiene in nessun conto i cittadini italiani, destinati a confrontarsi con le difficoltà sul piano della convivenza e della sicurezza derivanti dal continuo arrivo di immigrati”.
“Amministrazioni locali degne di questa qualifica – conclude la nota – avrebbero da tempo preso posizione a fianco dei cittadini. Non potendo aspettarci simili dichiarazioni da parte degli attuali governanti, tocca a noi di CasaPound Lanciano ribadire un concetto che dovrebbe essere ovvio: i soldi pubblici devono essere spesi non per accogliere persone che nella stragrande maggioranza dei casi non hanno alcun diritto allo status di ‘rifugiato’, ma a sostegno degli Italiani, duramente colpiti da anni di crisi economica ed afflitti ora dalle conseguenze dell’invasione migratoria in atto col sostegno di quanti vi scorgono una occasione di lucro”.
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