99 Posse a Cerveteri, su facebook membri Forza Nuova: “Armati fino ai denti”…contro pulci e zecche
(G.p) Mercoledì' 17 agosto all'interno dell'Etruria Eco Festival, in quel di Cerveteri, nella splendida cornice del Parco della Legnara , i 99 posse, band partenopea, diretta espressione del Centro Sociale Occupato Officina 99 di Napoli presenteranno, oltre ai vecchi successi, anche i brani del nuovo album intitolato Il Tempo, Le Parole, Il Suono.
Cerveteri è tutto pronto per il concerto di questa sera dei 99Posse, che presenteranno i loro brani più noti insieme al nuovo album “Il Tempo. Le Parole. Il Suono” all’interno dell’Etruria Eco Festival 10, nella cornice del Parco della Legnara.
Peccato che a guastare la festa siano spuntate sulla pagina dell’evento su facebook frasi non proprio amichevoli da parte del “gotha” cerveterano di Forza Nuova, Giuseppe Onorato e Matteo Barone.
Se il primo si è limitato a scrivere un ironico “non vedo l’ora che arrivi stasera…”, Matteo Barone rimanda all’appuntamento odierno con una frase più minacciosa, anche se mascherata da una certa venatura sarcastica: “Ci vediamo questa sera, e saremo armati fino ai denti…”, si legge nel suo post.
La “battuta” è accompagnata dall’immagine di un noto antiparassitario usato per proteggere i cani da zecche, pulci e zanzare. Qualcuno potrebbe interpretarlo come un riferimento a ben altro tipo di “zecca” rispetto a quella che infesta i cani. Il fatto che pochi minuti dopo il post sia stato modificato dall’autore con un’accorta aggiunta- “Ci vediamo questa sera, e saremo armati di advantix fini ai denti…”- non basta a farlo rientrare in una normale e civile dialettica politica.
Gli organizzatori dell’Etruria Eco Festival starebbero provvedendo ad allertare forze dell’ordine e polizia locale per informarli di questi messaggi apparsi sui social.
Un disco, a detta dei critici musicali, maturo ed istintivo in cui la band ribadisce il proprio essere tutt'altro rispetto alle etichette che le sono state attaccate nel corso di oltre 20 anni di carriera musicale.
Ad ogni concerto dei 99 posse che si rispetti non poteva non mancare la polemica politica, scatenata da Forza Nuova.
Una polemica virtuale, con frasi non proprio amichevoli da parte di due dirigenti del partito di Roberto Fiore, come ci racconta con un interessante articolo, il sito di informazione locale Terzo Binario, firmato dai colleghi Fabio Paparella e Francesco Scialacqua
Articolo che riportiamo fedelmente.
Cerveteri è tutto pronto per il concerto di questa sera dei 99Posse, che presenteranno i loro brani più noti insieme al nuovo album “Il Tempo. Le Parole. Il Suono” all’interno dell’Etruria Eco Festival 10, nella cornice del Parco della Legnara.
Peccato che a guastare la festa siano spuntate sulla pagina dell’evento su facebook frasi non proprio amichevoli da parte del “gotha” cerveterano di Forza Nuova, Giuseppe Onorato e Matteo Barone.
Se il primo si è limitato a scrivere un ironico “non vedo l’ora che arrivi stasera…”, Matteo Barone rimanda all’appuntamento odierno con una frase più minacciosa, anche se mascherata da una certa venatura sarcastica: “Ci vediamo questa sera, e saremo armati fino ai denti…”, si legge nel suo post.
La “battuta” è accompagnata dall’immagine di un noto antiparassitario usato per proteggere i cani da zecche, pulci e zanzare. Qualcuno potrebbe interpretarlo come un riferimento a ben altro tipo di “zecca” rispetto a quella che infesta i cani. Il fatto che pochi minuti dopo il post sia stato modificato dall’autore con un’accorta aggiunta- “Ci vediamo questa sera, e saremo armati di advantix fini ai denti…”- non basta a farlo rientrare in una normale e civile dialettica politica.
Gli organizzatori dell’Etruria Eco Festival starebbero provvedendo ad allertare forze dell’ordine e polizia locale per informarli di questi messaggi apparsi sui social.
Dalla posizione di chi ogni giorno ha il compito di raccontare i fatti, sconcerta non poco che vi siano politici o sedicenti tali che si candidano a guidare una città per poi parlare di armarsi di fronte ad un concerto in pieno centro a Cerveteri, frequentato anche da famiglie con bambini al seguito. Non è rilevante che la sensibilità politica dei 99Posse- autori di canzoni dichiaratamente ed esplicitamente anti-fasciste- sia agli antipodi rispetto a Forza Nuova, affinché si possa ripiombare di colpo in un’altra epoca di cui forse qualcuno sente la nostalgia.
Le sfide della modernità sono altre e fa sorridere che a mettere in atto questi atteggiamenti criticabili quanto risibili– almeno finché non si concretano in atti reali- vi siano personaggi che durante l’anno predicano il bene di una città, il rispetto delle leggi e pretendono di impartire lezioni alla stampa locale.
Proprio a fine luglio lo stesso Matteo Barone avrebbe messo la propria firma accanto a quella di altri politici locali perlopiù moderati -come Francesco Di Giancamillo per la lista I Moderati per Cerveteri, Vilma Pavin per Noi con Salvini, Luciano Badini per Forza Italia, Armando Angelini per Vivi Cerveteri nei Tredici Territori e Michael Rosselli per Terra Libera- su una lettera indirizzata al Prefetto di Roma, dott.ssa Paola Basilone, per chiedere la convocazione di un tavolo sulla sicurezza a Campo di Mare. Una presa di posizione in sé rispettabile, a prescindere dalle finalità politiche che la sorreggono, che in questo modo viene vanificata e contraddetta.
Si parla di qualcuno che quest’anno ha partecipato a conferenze stampa insieme ad esponenti PD e di politici di più lungo corso, come Giuseppe Onorato, che non ha perso occasioni per tentare di screditare alcuni organi di stampa pretendendo di tracciare il confine tra stampa libera e di regime in base alle proprie convenienze ideologiche. E dire che in tanti ci sono cascati, politici e giornalisti che pur di avere un’etichetta con scritto ‘libertà’ si sono attaccati al certificato di garanzia di Forza Nuova.
Ma proprio con spirito libero crediamo che la libertà non abbia bisogno di certificazioni, altrimenti non sarebbe tale.
L’auspicio è che, almeno questa volta, la politica sia unanime nella condanna di tali atteggiamenti, anche se dovessero rimanere limitati ad un profilo esclusivamente comunicativo. Anche l’autorevolezza del dibattito e il sacrosanto diritto di critica di una manifestazione come l’EcoFestival sotto l’aspetto economico, culturale e organizzativo, passano per il rispetto di alcuni principi alla base della civile convivenza.
Le sfide della modernità sono altre e fa sorridere che a mettere in atto questi atteggiamenti criticabili quanto risibili– almeno finché non si concretano in atti reali- vi siano personaggi che durante l’anno predicano il bene di una città, il rispetto delle leggi e pretendono di impartire lezioni alla stampa locale.
Proprio a fine luglio lo stesso Matteo Barone avrebbe messo la propria firma accanto a quella di altri politici locali perlopiù moderati -come Francesco Di Giancamillo per la lista I Moderati per Cerveteri, Vilma Pavin per Noi con Salvini, Luciano Badini per Forza Italia, Armando Angelini per Vivi Cerveteri nei Tredici Territori e Michael Rosselli per Terra Libera- su una lettera indirizzata al Prefetto di Roma, dott.ssa Paola Basilone, per chiedere la convocazione di un tavolo sulla sicurezza a Campo di Mare. Una presa di posizione in sé rispettabile, a prescindere dalle finalità politiche che la sorreggono, che in questo modo viene vanificata e contraddetta.
Si parla di qualcuno che quest’anno ha partecipato a conferenze stampa insieme ad esponenti PD e di politici di più lungo corso, come Giuseppe Onorato, che non ha perso occasioni per tentare di screditare alcuni organi di stampa pretendendo di tracciare il confine tra stampa libera e di regime in base alle proprie convenienze ideologiche. E dire che in tanti ci sono cascati, politici e giornalisti che pur di avere un’etichetta con scritto ‘libertà’ si sono attaccati al certificato di garanzia di Forza Nuova.
Ma proprio con spirito libero crediamo che la libertà non abbia bisogno di certificazioni, altrimenti non sarebbe tale.
L’auspicio è che, almeno questa volta, la politica sia unanime nella condanna di tali atteggiamenti, anche se dovessero rimanere limitati ad un profilo esclusivamente comunicativo. Anche l’autorevolezza del dibattito e il sacrosanto diritto di critica di una manifestazione come l’EcoFestival sotto l’aspetto economico, culturale e organizzativo, passano per il rispetto di alcuni principi alla base della civile convivenza.
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