Mein Kampf in edicola, ebrei italiani: "Operazione indecente"
(G.p)I lettori de il Giornale, storico quotidiano milanese, in abbinamento non obbligatorio, pagando un supplemento di € 10,90 potranno comprare oltre al loro quotidiano anche il Mein Kampf di Adolf Hitler, nell'edizione critica curata dallo storico Francesco Perfetti.
Una scelta editoriale che non poteva non sollevare una tempesta di polemiche, da parte dell'Unione delle Comunità ebraiche italiane e da parte dell'intellighenzia progressista.
Il quotidiano La Repubblica, dedica al ritorno del Mein Kampf nelle edicole italiane ed alla susseguenti polemiche un interessante articolo che pubblichiamo per intero.
Stupore per una decisione del genere è stato manifestato da fonti dell'ambasciata d'Israele a Roma: "Siamo rimasti sorpresi dalla decisione de Il Giornale di allegare il Mein Kampf al loro quotidiano. Se ce lo avessero chiesto, avremmo consigliato loro di distribuire libri molto più adeguati per studiare e capire la Shoah".
Immediata la reazione anche del presidente dell'Unione delle Comunità ebraiche italiane, Renzo Gattegna, che definisce 'indecente' l'iniziativa: "La distribuzione gratuita nelle edicole del Mein Kampf, domani accompagnato al quotidiano Il Giornale, rappresenta un fatto squallido, lontano anni luce da qualsiasi logica di studio e approfondimento della Shoah e dei diversi fattori che portarono l'umanità intera a sprofondare in un baratro senza fine di odio, morte e violenza". E, in una nota, prosegue: "Bisogna dirlo con chiarezza: l'operazione del Giornale è indecente. E bisogna soprattutto che a dirlo sia chi è chiamato a vigilare e a intervenire sul comportamento deontologico dei giornalisti italiani".
Un "fatto allarmante": così Efraim Zuroff, direttore del Centro Wiesenthal di Gerusalemme, ha commentato la decisione del quotidiano: "Che qualcuno abbia pensato di usare il 'Mein Kampf' per accrescere le vendite è un fatto senza precedenti. Zuroff ha spiegato che "il fascismo e il razzismo, rifugio degli estremismi, risorgono quando ci sono condizioni economiche non buone. In genere l'avvento del fascismo ha sempre quella radice. A quanto pare - ha spiegato - quel giornale ha fiutato che c'è richiesta, che sia curiosità o identificazione". "In Germania - ha ricordato - di recente è stata pubblicata e messa in vendita un'edizione del libro: erano 3 mila pagine. Il testo originale era affiancato da un altro di commento affidato ad un Istituto tedesco molto qualificato in cui si spiegavano i contenuti". "Ora una casa editrice di Lipsia - ha aggiunto Zuroff - sta pensando di mettere sul mercato un 'Mein Kampf' senza note accademiche, ma non è chiaro se avrà l'autorizzazione legale per farlo".
La replica. "Per capire com'è potuto nascere il male assoluto, bisogna andare alla fonte e non aver paura di storicizzare le tragedie del Novecento. Non avrei problemi, per dire, a pubblicare anche il Libretto rosso di Mao...". Il direttore deIl Giornale, Alessandro Sallusti, difende la sua scelta. "Lo studio del Novecento ha avuto come tabù proprio il nazismo, come se la storia fosse finita lì. Ma la prima regola - aggiunge - è conoscere ciò di cui parliamo e questo libro, che ha cambiato la storia dell'Europa e dell'Occidente, non a caso viene presentato nell'edizione critica curata da uno storico di vaglia come Francesco Perfetti". L'iniziativa ha un immediato precedente in Germania dove il 31 dicembre 2015 sono scaduti i diritti d'autore del libro e un'edizione critica è stata pubblicata, dall'Istituto di storia contemporanea di Monaco di Baviera. Nel '45 dopo la capitolazione tedesca gli Alleati avevano assegnato per competenza al Land della Baviera, che ne vietò la riedizione, la custodia dei diritti del Mein Kampf.
Un editore "non certo sospettabile di simpatie filo naziste" sottolinea Sallusti, che rileva come l'iniziativa in Germania abbia avuto "anche il beneplacito delle della comunità ebraica" e un ministro ne abbia anche proposto lo studio nelle scuole. "Indubbiamente - concede - un certo effetto lo fa, ma è il libro che ha fatto effetto e non credo nessuno possa pensare, se non nel caso di palese strumentalizzazione, ad un'operazione di 'propaganda' che sarebbe contro la storia stessa del 'Giornale: basterà seguire la guida di Perfetti per capire la portata culturale dell'operazione".
Le reazioni. "Domani un quotidiano italiano offrirà gratis il Mein Kampf di Hitler, bruciatore di vite umane e di libri. È atto osceno in luogo pubblico", è il duro commento dello scrittore Erri De Luca su Twitter.
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