Dai vicoli della Duchesca parte la Napoli del futuro di Gianni Lettieri
Cresciuto tra i vicoli della Maddalena, il tour elettorale di Gianni Lettieri lo ha visto impegnato in un incontro a sorpresa con i negozianti del suo quartiere, confronto nel quale non sono mancati attestati di stima proprio da chi lo ha visto muove i primi passi da imprenditore di successo.
Alle spalle della statua di Garibaldi esiste un’altra città, un' area fatta di vicoli, frammenti di mura di cinta, bastioni e strade senza sbocchi. Un luogo che i napoletani conoscono come la Maddalena, una vasta area in cui è ancora possibile rivivere nel bene e nel male, la Napoli del passato.
Una città in cui nonostante essa rappresenti la terza metropoli più importante d’Italia, sussistono ancora numerose zone d’ombra, l’esempio lampante e solo per volerne citare uno: il centro nevralgico dove avviene lo scambio di oggetti pescati nei cassonetti e rivenduti in un mercato abusivo collocato a pochi metri dalla nuova stazione ferroviaria, e tutto alla luce del sole; una pessima pubblicità agli occhi dei turisti che arrivano nel capoluogo campano.
Attuare il rilancio della città, proprio partendo da quei luoghi finiti nell’oblio delle istituzioni.
Una delle strategie che costituisce il pilastro della campagna elettorale del candidato a sindaco è dare un nuovo rinnovamento alle aree urbane nelle quali l’attuale giunta comunale ha fatto poco o nulla.
Una passeggiata diversa quella condotta da Lettieri avvenuta in quello che una volta era il suo quartiere. Una camminata senza stress, senza la terribile paura d’incontrare sulla propria strada gruppi di contestatori pronti ad ostruirne il passaggio.
Il candidato a sindaco, accompagnato dal candidato alla IV municipalità Alfonso De Angelis, ha incontrato molti dei suoi vecchi amici d’infanzia, soffermandosi con essi a discutere delle questioni come degrado e sicurezza, argomento cruciali che maggiormente affliggono il quartiere San Lorenzo Vicaria. Un tour durato più del previsto data la mole di persone intervenute per esporre il proprio disagio, un incontro che ha messo in luce moltissime questioni spinose. Un'amichevole confronto dialettico avvenuto tra la sua gente, tra i commercianti dei non molti negozi della Duchesca dove ancora si parla utilizzando l’accento partenopeo come segno distintivo. Una riunione avvenuta simbolicamente in quella parte della città dimenticata dove il sole fa fatica a penetrare in quel dedalo di stradine che delimitano il quartiere San Lorenzo Vicaria.
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