Aggredito coordinatore Casapound a Lanciano, assalito alle spalle e malmenato
(G.p)Nico Barone, coordinatore di Casa Pound a Lanciano, sicuro consigliere comunale in caso di vittoria del candidato sindaco centrista D'Errico nella notte tra giovedì 16 e venerdì 17 è stato aggredito da ignoti sotto casa mentre rientrava dopo una riunione politica in vista del turno di ballottaggio previsto per domenica 19 giugno.
Questo brutto episodio di violenza politica, che condanniamo senza se e senza ma, ci viene raccontato dal sito di informazione locale Prima da Noi, con un interessante articolo, che pubblichiamo per intero.
Barone è stato malmenato al viso ed è stato successivamente trasporto al pronto soccorso dell'ospedale dove a stato sottoposto a tac.
La prognosi è di 5 giorni salvo complicazioni.
La polizia sta indagando e ha prelevato la cartella clinica dall'ospedale. Secondo le prime considerazioni sarebbe stato colto di sorpresa alla spalle e non ha avuto il tempo di vedere i suoi aggressori.
Casapound, che al primo turno ha ottenuto 679 voti, pari al 3% degli elettori, si è apparentata per il ballottaggio di domenica con la candidata del centrodestra Paolucci, cosa che ha scatenato polemiche furiose in città: qualora la Paolucci dovesse vincere il ballottaggio contro il sindaco uscente di centrosinistra Pupillo per Casapound si aprirebbe la porta del consiglio comunale con un eletto.
I parlamentari del Pd nei giorni scorsi hanno addirittura scritto ai presidenti di camera e Senato per chiedere un intervento.
Ieri Barone in una nota aveva affermato che "il fascismo" è il suo riferimento politico e il coordinatore regionale Simone Laurenzi aveva ricordato che Lanciano ha avuto per due legislature come sindaco Nicola Fosco, proveniente dal Movimento Sociale Italiano, «partito che incarnava negli uomini e nelle idee la continuità con la Repubblica Sociale Italiana. Per il ballottaggio alle comunali di Lanciano sono solo attacchi strumentali da parte di chi non ha argomenti da portare a proprio favore. La nostra presenza in consiglio comunale è legittimata dal voto dei cittadini».
Molto critico sull’apparentamento anche il sindaco uscente Mario Pupillo secondo cui Errico D'Amico non vincerà «perchè non ha fatto un matrimonio d'amore e di rispetto con la città ma di interessi. Non c'è nessun paragone con l'apparentamento che ho fatto cinque anni fa con le liste civiche di Pino Valente e Donato Di Fonzo rispetto a quello sorto ora tra Errico D'Amico e Tonia Paolucci che porta in dote anche Casapound».
Pupillo ha poi spiegato che anche lui avrebbe voluto fare un accordo programmatico con la Paolucci, ma era irrinunciabile per loro l'esclusione di Casapound: «io non l'ho mai incontrata per l'apparentamento, cosa che spetta agli organi regionali, ma si poteva fare a Lanciano un nuovo laboratorio politico con scenari aperti anche sulla Regione e a livello nazionale. Tonia Paolucci, ex Udc, si vantava di voler uscire dai partiti, di non avere padroncini e questa idea ci era sembrata una bella opportunità. Al primo turno la Paolucci - aggiunge Pupillo - ha chiesto agli elettori un voto per non stare nè col centrosinistra nè col centrodestra, ora ha fatto il contrario prendendoli in giro».
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