Torino:Fassino contestato da Casa Pound al Moi
Una discussione accesa quella tra gli esponenti torinesi di Casa Pound e il sindaco Piero Fassino. Il primo cittadino si era recato in piazza Galimberti per il tour elettorale e ad aspettarlo ha trovato una ventina di militanti del movimento di destra.
Siamo andati per chiedergli come mai, in tre anni, nessuno si è preso la briga di sgomberare le palazzine occupate del Moi o almeno di fare un censimento per scoprire chi ci vive dentro - spiega Matteo Rossino, responsabile cittadino del gruppo - Il sindaco ci ha risposto dicendo che il problema è più complesso di come lo presentiamo e che se vogliamo fare noi il censimento ci darà mandato per portarlo avanti. Accettiamo la sua provocazione e ci rendiamo disponibili».
Per il comitato elettorale di Fassino, l’incontro con quelli di Casa Pound è stato un dibattito «vivace ma sereno e argomentato». Il primo cittadino era al corrente che ad attenderlo avrebbe trovato gli esponenti di destra ma ha deciso di non sottrarsi al confronto: «Casa Pound è un attore di questa tornata elettorale e quindi il sindaco ha ritenuto sensato discuterne - spiegano dal comitato - Fassino ha spiegato che il tema Moi è più complesso rispetto a come le opposizioni tendono a presentarlo e che l’amministrazione lo monitora costantemente».
Ogni settimana, infatti, l’argomento verrebbe sollevato anche durante il tavolo Ordine e sicurezza. «Da destra chiedono di dare le palazzine occupate ai soli italiani ma noi dobbiamo muoverci secondo la legge - ha spiegato il sindaco - Il censimento si farà, l’amministrazione si sta adoperando attivamente in questo senso».
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