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L'altra Valle d'Aosta: Casapound fuorilegge

(G.p) L'Altra Valle d'Aosta, raggruppamento politico di sinistra radicale, alle luce degli ultimi episodi di violenza politica che hanno caratterizzato gli ultimi giorni, chiede di mettere fuori legge tutti i gruppi neofascisti presenti sul territorio regionale chiudendone le sedi. D'altronde, secondo l'Altra Valle d'Aosta pestaggi, risse, episodi di xenofobia non possono passare inosservati. Aosta, medaglia d'oro della Resistenza, non può tollerare una simile vergogna". La principale agenzia di comunicazione italiana l' Ansa dedica un interessante lancio alla richiesta di chiusura delle sedi neofasciste in Valle d'Aosta.
Lancio che fedelmente riproponiamo ai nostri lettori.




L'Altra Valle d'Aosta chiede di "mettere fuori legge tutti i gruppi neofascisti e chiuderne le sedi". Il riferimento è ai pestaggi della notte tra il 30 e il 31 gennaio, per i quali la procura ha indagato tre giovani che fanno riferimento a Casapound. "Due episodi nella stessa sera - si legge in una nota - sui quali sta indagando la procura di Aosta e che si aggiungono alle numerose denunce per fatti analoghi che si susseguono quasi quotidianamente in tutta Italia, sono più che sufficienti per confermare quanto da più tempo si è detto a proposito della violenza che contraddistingue Casapound". "Pestaggi, risse, episodi di xenofobia: un armamentario fascista - prosegue - che sgomenta e che rischia di passare inosservato. Aosta, medaglia d'oro della Resistenza, non può tollerare una simile vergogna!".
"Neppure è più sopportabile - conclude - l'attenzione mediatica a quelle manifestazione di Casapound fintamente sociali e di pura propaganda che coprono la vera natura di questa organizzazione neofascista".

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