Cinghiamattanza su Roma. Il rock identitario di CasaPound sdoganato nella Capitale
di Tiziana Barillà
Sabato 21 maggio su Roma marciano i neofascisti di CasaPound, con un corteo e con un concerto. Forti del risultato elettorale appena ottenuto a Bolzano – dove CasaPound ha ottenuto alle ultime comunali il 6% delle preferenze, portando tre dei suoi a sedere in Consiglio – adesso l’associazione di promozione culturale fondata da Gianluca Iannone, decide di mettere in mostra i muscoli nella Capitale.
Il corteo – secondo quanto riportato da Roma Today – partirà da piazza Vittorio alle 10, all’incrocio con via Napoleone III, a pochi passi dal quartiere generale di CasaPound, avrà un’eco internazionale e si terrà in contemporanea anche a Madrid, Atene e Parigi, perché la marcia è dedicata a Dominique Venner, intellettuale di estrema destra francese che si suicidò alla Cattedrale di Notre-Dame il 21 maggio 2013.
ià annunciato il controcorteo degli antifascisti che, inascoltati, avevano chiesto al Comune di Roma di non autorizzare lo svolgimento del corteo. Lo avevano chiesto esponenti dell’Anpi, di Sel, della sinistra e persino del Pd. L’Anpi – lo riporta ancora Roma Today – ha scritto al prefetto per chiedere di «vietare la manifestazione», e «annunciato un esposto alla Procura della Repubblica per ogni espressione di stampo fascista che dovesse essere intrapresa senza il pronto intervento delle forze dell’ordine». La manifestazione antifascista Casapound not welcome è stata indetta per sabato 21 maggio alle ore 9, in piazza Esquilino.
Che negli ultimi giorni per le vie della Capitale ci sia tensione è innegabile. Proprio negli ultimi giorni è balzata alla cronaca più d’una aggressione, soprattutto tra Tor Pignattara e il Pigneto.
Cos’è CasaPound e chi sono i “fascisti del Terzo millennio” ve lo abbiamo già raccontato, sempre che non lo sapeste già. E potete rinfrescarvi la memoria cliccando su questo vecchio articolo di Left.it. Questa volta, in vista del corteo autorizzato e non bloccato dal sindaco/commissario Francesco Tronca, vi raccontiamo il “rock identitario” che i neofascisti hanno annunciato per il posto-corteo tappezzando di manifesti la città. Il concerto si svolgerà presumibilmente nel parco di Colle D’Oppio: “Tana delle Tigri” vedrà la presenza di più d’una band e, soprattutto, degli ZetaZeroAlfa, i padroni di casa dal momento in cui è la loro band ufficiale, capeggiata dal fondatore Iannone.
La Cinghiamattanza è una battaglia a colpi di cinghiate, appunto. Una pratica ormai diffusa, al punto che la band di CasaPound ci ha dedicato proprio una canzone (quello che vedete nel video). «Primo: me sfilo la cinta; due: inizia la danza/ Tre: prendo bene la mira; quattro: cinghiamattanza/… / Questo cuoio nell’aria sta ufficializzando la danza/ Solo la casta guerriera pratica cinghiamattanza/ … / Ecco le fruste sonore stanno incendiando la stanza/ Brucia la vita d’ardito, urlerai: “Cinghiamattanza!”».
Di teste rasate che si sfilano le cinture e cominciano a colpirsi, tra loro, è pieno il Tubo. Si tratta di «una liturgia collettiva, di un rito comunitario che sancisce e ribadisce l’appartenenza al gruppo, che consolida un’identità condivisa, che materializza il legame della comunità, consistente in un condensato di cameratismo, machismo, arditismo e settarismo elitario, nella convinzione di appartenere ad una “casta guerriera”, a un’entità orgogliosamente ‘non-conforme’, che, seppur con le modalità di un pogo punk-rock sotto il palco di un concerto, intende rievocare e ripraticare il “mito” squadristico del gruppo d’assalto del fascismo della prima ora». Su questo fenomeno, e non solo, Maddalena Gretel Cammelli ci ha scritto un libro – Fascisti del terzo millennio. Per un’antropologia di CasaPound (Ombre Corte, 2015).
Gli Zetazeroalfa, romani, hanno all’attivo otto album, per i loro contenuti fascisti prendono in prestito ambientazioni di musica alternativa e Rac: ovvero il Rock Against Communism che include temi relativi a nazionalismo, neonazismo e antisemitismo e musicalmente include oi!, hardcore punk e parte del black metal (Nsbm). All’attivo hanno circa ottanta concerti e una ricca collezione di tafferugli, ne ricordiamo uno: l’8 dicembre del 2001, al Teatro Piccolo di Sulmona, i tafferugli con gli antifascisti si normalizzano solo dopo l’intervento della polizia, per quei fatti il leader del gruppo Gianluca Iannone è stato condannato insieme ad altre 4 persone, a 10 mesi di reclusione per rissa.
Non mancheranno anche i neofascisti d’Europa: i francesi “In Memoriam”, sempre “rock identitario” che fonde punk, hard rock, ska e metal con le tematiche sovraniste e antiglobalizzazione tipiche della destra estrema.Insieme ad essi suoneranno anche i romani “Bronson”, band che fonde musica punk-rock e melodic hardcore punk “alla californiana” con tematiche dell’estrema destra contemporanea e che è diventata relativamente “famosa” con i pezzi “Lo Spirito di Roma” e l’inno antieuropeista “Fuck Ue”.
Sabato 21 maggio su Roma marciano i neofascisti di CasaPound, con un corteo e con un concerto. Forti del risultato elettorale appena ottenuto a Bolzano – dove CasaPound ha ottenuto alle ultime comunali il 6% delle preferenze, portando tre dei suoi a sedere in Consiglio – adesso l’associazione di promozione culturale fondata da Gianluca Iannone, decide di mettere in mostra i muscoli nella Capitale.
Il corteo – secondo quanto riportato da Roma Today – partirà da piazza Vittorio alle 10, all’incrocio con via Napoleone III, a pochi passi dal quartiere generale di CasaPound, avrà un’eco internazionale e si terrà in contemporanea anche a Madrid, Atene e Parigi, perché la marcia è dedicata a Dominique Venner, intellettuale di estrema destra francese che si suicidò alla Cattedrale di Notre-Dame il 21 maggio 2013.
ià annunciato il controcorteo degli antifascisti che, inascoltati, avevano chiesto al Comune di Roma di non autorizzare lo svolgimento del corteo. Lo avevano chiesto esponenti dell’Anpi, di Sel, della sinistra e persino del Pd. L’Anpi – lo riporta ancora Roma Today – ha scritto al prefetto per chiedere di «vietare la manifestazione», e «annunciato un esposto alla Procura della Repubblica per ogni espressione di stampo fascista che dovesse essere intrapresa senza il pronto intervento delle forze dell’ordine». La manifestazione antifascista Casapound not welcome è stata indetta per sabato 21 maggio alle ore 9, in piazza Esquilino.
Che negli ultimi giorni per le vie della Capitale ci sia tensione è innegabile. Proprio negli ultimi giorni è balzata alla cronaca più d’una aggressione, soprattutto tra Tor Pignattara e il Pigneto.
Cos’è CasaPound e chi sono i “fascisti del Terzo millennio” ve lo abbiamo già raccontato, sempre che non lo sapeste già. E potete rinfrescarvi la memoria cliccando su questo vecchio articolo di Left.it. Questa volta, in vista del corteo autorizzato e non bloccato dal sindaco/commissario Francesco Tronca, vi raccontiamo il “rock identitario” che i neofascisti hanno annunciato per il posto-corteo tappezzando di manifesti la città. Il concerto si svolgerà presumibilmente nel parco di Colle D’Oppio: “Tana delle Tigri” vedrà la presenza di più d’una band e, soprattutto, degli ZetaZeroAlfa, i padroni di casa dal momento in cui è la loro band ufficiale, capeggiata dal fondatore Iannone.
La Cinghiamattanza è una battaglia a colpi di cinghiate, appunto. Una pratica ormai diffusa, al punto che la band di CasaPound ci ha dedicato proprio una canzone (quello che vedete nel video). «Primo: me sfilo la cinta; due: inizia la danza/ Tre: prendo bene la mira; quattro: cinghiamattanza/… / Questo cuoio nell’aria sta ufficializzando la danza/ Solo la casta guerriera pratica cinghiamattanza/ … / Ecco le fruste sonore stanno incendiando la stanza/ Brucia la vita d’ardito, urlerai: “Cinghiamattanza!”».
Di teste rasate che si sfilano le cinture e cominciano a colpirsi, tra loro, è pieno il Tubo. Si tratta di «una liturgia collettiva, di un rito comunitario che sancisce e ribadisce l’appartenenza al gruppo, che consolida un’identità condivisa, che materializza il legame della comunità, consistente in un condensato di cameratismo, machismo, arditismo e settarismo elitario, nella convinzione di appartenere ad una “casta guerriera”, a un’entità orgogliosamente ‘non-conforme’, che, seppur con le modalità di un pogo punk-rock sotto il palco di un concerto, intende rievocare e ripraticare il “mito” squadristico del gruppo d’assalto del fascismo della prima ora». Su questo fenomeno, e non solo, Maddalena Gretel Cammelli ci ha scritto un libro – Fascisti del terzo millennio. Per un’antropologia di CasaPound (Ombre Corte, 2015).
Gli Zetazeroalfa, romani, hanno all’attivo otto album, per i loro contenuti fascisti prendono in prestito ambientazioni di musica alternativa e Rac: ovvero il Rock Against Communism che include temi relativi a nazionalismo, neonazismo e antisemitismo e musicalmente include oi!, hardcore punk e parte del black metal (Nsbm). All’attivo hanno circa ottanta concerti e una ricca collezione di tafferugli, ne ricordiamo uno: l’8 dicembre del 2001, al Teatro Piccolo di Sulmona, i tafferugli con gli antifascisti si normalizzano solo dopo l’intervento della polizia, per quei fatti il leader del gruppo Gianluca Iannone è stato condannato insieme ad altre 4 persone, a 10 mesi di reclusione per rissa.
Fonte Left
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