Letti da noi:Fascismi, analisi, storie, visioni
(G.p) E' giunto alla seconda edizione il libro dell'avvocato Pietro Ferrari Fascismi, analisi storie, visioni, con prefazione di Andrea Giacobazzi, di cui consiglio una attenta ed approfondita lettura, edito da Radio Spada.
Un libro diviso in 19 interessanti capitoli, dedicati ad un periodo storico, alle sue idee, passioni, suggestioni, contaminazione e finanche ai suoi tabù.
L' avvocato Pietro Ferrari, per fortuna non ci dipinge il solito quadro sulla storia e sulla politica del fascismo, d'altronde sarebbe l'ennesimo doppione rispetto alle opere realizzate dagli storici, ma fotografa le pulsioni, le contrapposizioni, le idee forza, le sfumature del mondo degli sconfitti che tutte insieme hanno formato un'idea, non banalizzando un fenomeno come il Fascismo che non fu solo retorica di regime, parate, gagliardetti, treni che arrivano in orario, mascella volitiva del romagnolo Benito Mussolini ma qualcosa di più.
L'autore ha un grande merito, quello di aver posto alla attenzione dei suoi lettori l'esistenza di un altro fascismo. Penso ad un filone "irriducibile" nel quale ritroviamo l'ardore e la tenacia della divisione Charlemagne, le gesta del barone Ungern Von Sternberg ( personaggio conosciuto dal grande pubblico per essere stato raffigurato nel celebre fumetto "Corto Maltese"o i giovani soldati della Repubblica Sociale Italiana che fecero una scelta coraggiosa, anticonformista e d'onore, dopo che l'armistizio dell'8 settembre del 1943 aveva decretato il si salvi chi può
A dispetto della vulgata comune che vuole un fascismo rozzo, ignorante e troglodita, tutto in camicia nera, olio di ricino e manganello d'ordinanza, nel libro ci vengo presentati diversi intellettuali che, in Italia, in quel periodo storico, hanno costruito un panorama culturale immenso. Pensiamo a Guglielmo Marconi, a Giovanni Gentile, a Gabriele D'Annunzio Giovanni Papini, ed alle riviste "irregolari" come L'Universale, il Cantiere, Primato che fungevano da importante pungolo allo stesso regime, una espressione ante litteram degli odierni think thank.
Ferrari ha un grande merito, quello di svelare ai suoi elettori come il problema della criminalità organizzata nel sud Italia, che attraversa tutta la storia repubblicana fu inesistente con il fascismo grazie alla fermezza del prefetto Mori.
All'interno del fascismo condividevano diverse anime, anche contrapposte tra loro, come quella del fascismo avanguardista votato alla velocità, all'impresa, all'arte pensiamo a Marinetti, Balbo e D'Annunzio contrapposto a quello " bucolico" legato alle radice dell'Italia di provincia, dei mille campanili e dei mille borghi.
L'autore infine si sofferma sull'atteggiamento opportunistico di alcuni "santoni" della resistenza, facendo esempi di chi sotto il regime aveva avuto un comportamento servile ed una volta terminata la guerra, con comportamento da cuor di leone, era diventato convinto antifascista.
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