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A Trento va tutto bene»: la provocazione di Casa Pound

Questa mattina i militanti di Casa Pound, mascherati con la faccia del sindaco Andreatta, hanno distribuito in tutta la città volantini dal titolo “A Trento va tutto bene” raffiguranti i problemi che ormai da anni colpiscono Trento, tra l'indifferenza e le colpe dell'amministrazione comunale.

“A Trento – sottolinea Filippo Castaldini, responsabile cittadino di Casa Pound – non va tutto bene, come sosteneva il sindaco qualche mese fa e la nostra azione vuole ancora una volta ribadire che non siamo disposti a vedere morire ogni giorno di più la nostra città per l'incapacità del sindaco e dell'amministrazione comunale”.

“La situazione di degrado e criminalità della Portela e di Piazza Dante, la presenza degli ecomostri in via Brennero, la pericolosità della Sloi ancora luogo di accampamenti abusivi e soprattutto l'impennata di furti e rapine sono alcuni dei problemi – conclude la nota – della nostra città per troppo tempo ignorati ma che ora più che mai vanno risolti".

Nella notte di mercoledì sempre i militanti di CasaP ound erano stati protagonisti di una nuova «incursione» nel capoluogo, l'indomani della clamorosa protesta dei richiedenti asilo. Davanti alla residenza Brennero è stato infatti attaccato uno striscione con scritto, «prima gli italiani».

"Uno spettacolo a dir poco grottesco quello al quale hanno dovuto assistere i trentini nella giornata di venerdì 1 aprile - aveva dichiarato il responsabile di Casa Pound Trento, Filippo Castaldini - sembra non esserci un limite alla derisione e mancanza di rispetto che gli italiani sono costretti a subire. Di fronte a uomini e donne che lavorano e lottano ogni giorno con sacrificio, troviamo veramente intollerabile che gli immigrati ospitati nella nostra città trovino legittimità e soprattutto il coraggio per protestare nonostante i numerosissimi e assai ingenti aiuti economici, lavorativi e non solo, che istituti come il Cinformi gli forniscono".
Casa Pound aveva anche rivendicato "il diritto di tutti i trentini di alzare la voce per dimostrare che siamo ancora qua a chiedere che la nostra Provincia garantisca prima di tutto agli italiani l'assistenza basilare".

Fonte La voce del Trentino

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