Napoli: la destra è ai margini dello scenario politico
(G.p)Sabato 12 marzo, a Napoli, capitale del mezzogiorno d'Italia si sono svolte due differenti manifestazioni politiche, quasi in contemporanea. La prima organizzata dai sostenitori di Antonio Bassolino, sconfitto alle ultime primarie del centro sinistra alla quale hanno partecipato oltre 2000 persone facendo il tutto esaurito al Teatro Augusteo, la seconda organizzata da Azione Nazionale, per lanciare la candidatura a sindaco dell'ex europarlamentare Rivellini e la lista Napoli capitale alla quale hanno partecipato poco più di 100 persone.
Il sito destradipopolo.net, con un interessante articolo, a firma di Salvatore Castello, che proponiamo per intero, alla luce delle manifestazioni di sabato e degli ultimi sondaggi elettorali che vedono Azione Nazionale al 1,9% e Fratelli d'Italia al 2,3% sostiene la tesi che la destra partenopea sia ai margini dello scenario politico cittadino, per cui forte è il rischio di consegnare di nuovo la città a Luigi De Magistris che in cinque anni è riuscito a passare da Di Pietro a Marcos.
Questa mattina a Napoli si sono svolte due manifestazioni politiche.
Una l’ha organizzata Bassolino e si è tenuta al Teatro Augusteo.
L’altra l’ha organizzata Rivellini per lanciare la propria candidatura a Sindaco di Napoli con la lista “Napoli Capitale” di Azione Nazionale.
Bassolino ha mobilitato 1500 persone facendo il tutto esaurito a “l’Augusteo”.
Rivellini e Storace (che e’ intervenuto all’adunanza) hanno parlato in una saletta con una capacità di appena 120 posti.
Sul messaggio pseudo-politico e sulla conseguente capacità, per il presunto centro-destra cittadino, di “dire la propria” in vista delle imminenti amministrative, c’è poco da dire.
La destra e’ ai margini dello scenario politico, in perenne bilico tra il 1,9% “accreditato” dai sondaggi a Rivellini di Azione Nazionale e il 2,3% “accreditato” a Taglialatela di FdI.
Il PD, dal canto suo, con la storia delle primarie “pezzotte”, rischia un serio capitombolo. I “grillini” combineranno poco: saranno irrilevanti.
Resterebbe il “Candidato Sindaco Scugnizzo”, Lettieri, ma non credo proprio che, stante la frammentazione politica in atto nell’area potenzialmente alternativa a quella “arancio-rosso”, possa andare oltre il 15, 18%…
Insomma, deMagistris si prepara al bis con “buona pace” delle speranze, sia di quella parte di popolo che vorrebbe vedere una politica capace di “fare” una “grande Napoli”, sempre più cosmopolita ed europea, sia della “Napoli delle periferie”, quella sistematicamente dimenticata dalla politica degli ultimi 20 anni e più…
“Panta rei”, insomma, anche nell’ennesima ridda delle occasioni mancate.
Per fortuna resta il “panorama naturale”: quello è sempre bellissimo.
Questa mattina a Napoli si sono svolte due manifestazioni politiche.
Una l’ha organizzata Bassolino e si è tenuta al Teatro Augusteo.
L’altra l’ha organizzata Rivellini per lanciare la propria candidatura a Sindaco di Napoli con la lista “Napoli Capitale” di Azione Nazionale.
Bassolino ha mobilitato 1500 persone facendo il tutto esaurito a “l’Augusteo”.
Rivellini e Storace (che e’ intervenuto all’adunanza) hanno parlato in una saletta con una capacità di appena 120 posti.
Sul messaggio pseudo-politico e sulla conseguente capacità, per il presunto centro-destra cittadino, di “dire la propria” in vista delle imminenti amministrative, c’è poco da dire.
La destra e’ ai margini dello scenario politico, in perenne bilico tra il 1,9% “accreditato” dai sondaggi a Rivellini di Azione Nazionale e il 2,3% “accreditato” a Taglialatela di FdI.
Il PD, dal canto suo, con la storia delle primarie “pezzotte”, rischia un serio capitombolo. I “grillini” combineranno poco: saranno irrilevanti.
Resterebbe il “Candidato Sindaco Scugnizzo”, Lettieri, ma non credo proprio che, stante la frammentazione politica in atto nell’area potenzialmente alternativa a quella “arancio-rosso”, possa andare oltre il 15, 18%…
Insomma, deMagistris si prepara al bis con “buona pace” delle speranze, sia di quella parte di popolo che vorrebbe vedere una politica capace di “fare” una “grande Napoli”, sempre più cosmopolita ed europea, sia della “Napoli delle periferie”, quella sistematicamente dimenticata dalla politica degli ultimi 20 anni e più…
“Panta rei”, insomma, anche nell’ennesima ridda delle occasioni mancate.
Per fortuna resta il “panorama naturale”: quello è sempre bellissimo.
Nessun commento: