Lega 5 Stelle» lavori in corso
Il faccendiere Luigi Bisignani, con una lettera, inviata allo storico quotidiano romano Il Tempo, immagina, con il nome Lega 5 Stelle la nuova formazione politica anti Renzi che rischierebbe di diventare il primo partito politico italiano, raccogliendo il vento impetuoso dell' anti politica.
Lettera che vi proponiamo per intero.
Caro Direttore,
«Lega 5 Stelle»: potrebbe essere questo il nome della nuova formazione politica anti-Renzi che rischia di diventare il primo partito italiano, raccogliendo il vento impetuoso dell'antipolitica. Il progetto è riservatissimo ma, a quanto trapela, una società di marketing di Milano si sta già esercitando in bozzetti per un logo che unisca i simboli dei due partiti. Importanti esponenti discutono invece se non sia meglio federarli.
L’ordine degli stati maggiori è di negare. Sempre. Quando «Il Tempo» ne parlò per la prima volta, a giugno scorso, le smentite più decise arrivarono dai 5 Stelle mentre dalla Lega si registrarono aperture. Da allora Matteo Salvini continua la sua ascesa, deciso ad affrancarsi da Berlusconi ma ancora incerto se puntare su un polo con Fratelli d’Italia o, più rivoluzionario, con i pentastellati; mentre il carisma di Beppe Grillo, il più contrario ad ogni intesa, è in declino, contestato da una parte dei dirigenti e da molti attivisti sul territorio.
Nel frattempo, il feeling tra i due gruppi parlamentari si è consolidato sui temi più popolari, dall’euro all’immigrazione, nelle Commissioni e in Aula. A Roma come a Bruxelles. In alcune votazioni i 5 Stelle si sono rivelati più in linea con la Lega che non la stessa Forza Italia. Per non parlare delle alleanze a Milano e Roma. Nella Capitale la schizofrenia della Lega sul povero Bertolaso rischia di spalancare le porte del Campidoglio alla fatina Virginia Raggi, mentre a Milano sono tutti convinti che al ballottaggio il Movimento 5 Stelle appoggerà il candidato della destra Stefano Parisi. Gli indizi sono ormai troppi. E «Lega 5 Stelle» potrebbe diventare per Renzi ed il Pd un vero incubo. Con buona pace anche di tutti quelli che sperano di rianimare il fu Patto del Nazareno.
«Lega 5 Stelle»: potrebbe essere questo il nome della nuova formazione politica anti-Renzi che rischia di diventare il primo partito italiano, raccogliendo il vento impetuoso dell'antipolitica. Il progetto è riservatissimo ma, a quanto trapela, una società di marketing di Milano si sta già esercitando in bozzetti per un logo che unisca i simboli dei due partiti. Importanti esponenti discutono invece se non sia meglio federarli.
L’ordine degli stati maggiori è di negare. Sempre. Quando «Il Tempo» ne parlò per la prima volta, a giugno scorso, le smentite più decise arrivarono dai 5 Stelle mentre dalla Lega si registrarono aperture. Da allora Matteo Salvini continua la sua ascesa, deciso ad affrancarsi da Berlusconi ma ancora incerto se puntare su un polo con Fratelli d’Italia o, più rivoluzionario, con i pentastellati; mentre il carisma di Beppe Grillo, il più contrario ad ogni intesa, è in declino, contestato da una parte dei dirigenti e da molti attivisti sul territorio.
Nel frattempo, il feeling tra i due gruppi parlamentari si è consolidato sui temi più popolari, dall’euro all’immigrazione, nelle Commissioni e in Aula. A Roma come a Bruxelles. In alcune votazioni i 5 Stelle si sono rivelati più in linea con la Lega che non la stessa Forza Italia. Per non parlare delle alleanze a Milano e Roma. Nella Capitale la schizofrenia della Lega sul povero Bertolaso rischia di spalancare le porte del Campidoglio alla fatina Virginia Raggi, mentre a Milano sono tutti convinti che al ballottaggio il Movimento 5 Stelle appoggerà il candidato della destra Stefano Parisi. Gli indizi sono ormai troppi. E «Lega 5 Stelle» potrebbe diventare per Renzi ed il Pd un vero incubo. Con buona pace anche di tutti quelli che sperano di rianimare il fu Patto del Nazareno.
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