Roma, niente intesa Berlusconi, Meloni e Salvini Fratelli d'Italia lancia Rampelli per il comune
(G.p)Trovare un candidato autorevole che sappia unire il variegato mondo del centro destra, a Roma, resta una chimera. A poco più di 4 mesi dalla data dell'elezioni per il rinnovo del consiglio comunale dell'Urbe, tra i diversi soggetti politici che compongono l'italico destra ancora non c'è intesa.
L'incontro a tre, che si è tenuto tra Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni si è concluso con il classico nulla di fatto. Per Fratelli d'Italia, il costruttore Alfio Marchini non è ritenuto rappresentativo per la destra romana, per la precedente partecipazione alle primarie del centro sinistra e per i suoi trascorsi familiari vicini allora Partito Comunista Italiano. Il partito guidato da Giorgia Meloni avrebbe proposto come primo cittadino della città eterna Fabio Rampelli, capogruppo alla Camera.
Il Tempo, storico quotidiano romano, con un interessante articolo, che pubblichiamo per intero, ci aggiorna sulla situazione dell'arte in casa centro destra, a Roma.
Trovare la quadra su un candidato di centrodestra condiviso a Roma resta una chimera. Si continua a lavorare e nessuno vorrebbe andare in ordine sparso. Ma per ora l'intesa non c'è. Il vertice di Arcore non ha sciolto i nodi che tengono ancora bloccato il nome di un possibile candidato. A quanto apprende l'agenzia Dire, l'incontro a tre che si è tenuto tra Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni si è concluso con un nulla di fatto. La fumata nera è stata causata dalla decisione della leader di FdI, Giorgia Meloni, di non togliere il veto su Alfio Marchini ritenuto non rappresentativo della destra romana ed anzi fin troppo di sinistra per i suoi trascorsi familiari vicini al Pci. La novità è che Meloni, proprio perché contraria alla candidatura dell'imprenditore, ha proposto per la prima volta un proprio nome. Si tratta di Fabio Rampelli, capogruppo di FdI alla Camera, e ora Berlusconi e Salvini saranno costretti a dire la loro. I tre alleati si sono impegnati a rivedersi mercoledì. Obiettivo dichiarato chiudere la partita entro la settimana e la carta di candidate Giorgia Meloni, potrebbe essere, come ha detto lei stessa qualche giorno fa dopo aver annunciato la sua gravidanza in occasione del Family Day, l'extrema ratio qualora non si riuscisse davvero a trovare l'intesa.
L'incontro a tre, che si è tenuto tra Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni si è concluso con il classico nulla di fatto. Per Fratelli d'Italia, il costruttore Alfio Marchini non è ritenuto rappresentativo per la destra romana, per la precedente partecipazione alle primarie del centro sinistra e per i suoi trascorsi familiari vicini allora Partito Comunista Italiano. Il partito guidato da Giorgia Meloni avrebbe proposto come primo cittadino della città eterna Fabio Rampelli, capogruppo alla Camera.
Il Tempo, storico quotidiano romano, con un interessante articolo, che pubblichiamo per intero, ci aggiorna sulla situazione dell'arte in casa centro destra, a Roma.
Trovare la quadra su un candidato di centrodestra condiviso a Roma resta una chimera. Si continua a lavorare e nessuno vorrebbe andare in ordine sparso. Ma per ora l'intesa non c'è. Il vertice di Arcore non ha sciolto i nodi che tengono ancora bloccato il nome di un possibile candidato. A quanto apprende l'agenzia Dire, l'incontro a tre che si è tenuto tra Silvio Berlusconi, Matteo Salvini e Giorgia Meloni si è concluso con un nulla di fatto. La fumata nera è stata causata dalla decisione della leader di FdI, Giorgia Meloni, di non togliere il veto su Alfio Marchini ritenuto non rappresentativo della destra romana ed anzi fin troppo di sinistra per i suoi trascorsi familiari vicini al Pci. La novità è che Meloni, proprio perché contraria alla candidatura dell'imprenditore, ha proposto per la prima volta un proprio nome. Si tratta di Fabio Rampelli, capogruppo di FdI alla Camera, e ora Berlusconi e Salvini saranno costretti a dire la loro. I tre alleati si sono impegnati a rivedersi mercoledì. Obiettivo dichiarato chiudere la partita entro la settimana e la carta di candidate Giorgia Meloni, potrebbe essere, come ha detto lei stessa qualche giorno fa dopo aver annunciato la sua gravidanza in occasione del Family Day, l'extrema ratio qualora non si riuscisse davvero a trovare l'intesa.
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