Napoli :Studenti presi a martellate. E’ stata CasaPound”. La replica: "Siamo noi gli aggrediti"
(G.p)Due brutti episodi di violenza politica, che condanniamo senza se e senza ma, sono accaduti oggi pomeriggio al Vomero, quartiere collinare di Napoli, con due versioni dei fatti, diametralmente opposte. Nella prima giovani studenti, simpatizzanti della sinistra antagonista, accusano militanti di Casa Pound di averli aggrediti. Nella seconda, militanti di Casa Pound raccontano una verità completamente diverse, in virtù della quale sarebbero stati aggrediti. Mentre la Digos cerca di far luce su quanto effettivamente accaduto, Repubblica Napoli, con un interessante articolo, che pubblichiamo per intero, ci descrive questo brutto pomeriggio all'insegna del ritorno della violenza politica.
Una battaglia che si combatte anche sui siti web e sui social network, mentre la Digos cerca di fare luce su quanto realmente accaduto.
Per ora di certo ci sono le foto diffuse dal centro sociale “Je so Pazzo”: si vede un ragazzo con il volto ricoperto di sangue, delle spranghe e dei martelli con la scritta “Decima mas”.
Foto che viaggiano velocemente su Twitter come la denuncia dei ragazzi dell'Ex Opg occupato: “Gravissima aggressione di Casa Pound: studenti presi a martellate!”.
A stretto giro arriva la replica di Blocco studentesco: “Che parla di un agguato teso a un aderente di CasaPound mentre tornava a casa”
La versione di Je so Pazzo: La prima versione porta la firma del centro sociale “Je so Pazzo” che riporta il racconto dei ragazzi feriti: “All’orario d’ingresso scolastico una decina di militanti di Casa Pound, esterni alla scuola e di età superiore a 20 anni, si presentano davanti al Liceo Elio Vittorini, accerchiano uno studente di 15 anni e lo colpiscono violentemente con un pugno dietro la testa. Il ragazzo sviene. Nel frattempo c’è chi distribuisce volantini di Blocco Studentesco, organizzazione legata a Casa Pound”. La notizia si diffonde e viene esposto uno striscione davanti la scuola: “Vittorini Antifascista”.
Una seconda aggressione, poi, sempre secondo la versione di “Je so Pazzo” sarebbe avvenuta all’uscita di scuola: “Mentre alcuni studenti stanno tornando a casa percorrendo la strada per la metro più vicina, nei pressi della stazione di Rione Alto trovano tre giovani, armati di manganelli e martelli, che prima lanciano bottiglie di vetro, poi si scagliano contro gli studenti, colpendoli ripetutamente al volto e alla testa con mazze e martelli, e recuperando addirittura oggetti contundenti dalla vetrina di un negozio!”.
A quel punto le persone presenti intervengono per aiutare gli studenti e gli aggressori si danno alla fuga.
Due ragazzi vengono soccorsi e portati in ospedale. I referti medici parlano di due traumi cranico facciali, ferite e contusioni al volto e sulla testa per un totale di quasi 20 punti di sutura, e sospette fratture in attesa dei risultati della Tac a cui sono stati sottoposti.
La versione di Casa Pound: Ed ecco, invece, la versione di CasaPound e Blocco studentesco: “Durante un volantinaggio del Blocco Studentesco al Liceo Scientifico Statale Elio Vittorini alcuni studenti dell’istituto hanno provocato i militanti dell’associazione studentesca di CasaPound Italia tentando di strappare dei manifesti affissi all’esterno della struttura e spintonando alcuni militanti intenti a diffondere i volantini. Vi è stato quindi uno scambio di spintoni da entrambe le parti ma la cosa si è conclusa senza problemi e il volantinaggio è proseguito”.
Anche la seconda parte della ricostruzione degli eventi differisce dalla versione diffusa dai gruppi di sinistra: “Alle 14 circa – afferma Blocco Studentesco - un gruppo di una ventina di persone, appartenenti al centro sociale Ex OPG – Je So’ Pazz, si è recato nel quartiere, per attendere uno dei militanti del Blocco Studentesco sotto la propria abitazione. Il giovane, che era fortunatamente
in compagnia di altri due ragazzi, si è difeso dall’aggressione del gruppo e, assieme agli altri, è riuscito a divincolarsi, grazie anche all’intervento di alcuni negozianti della zona”.
La Digos: Su quanto avvenuto davvero sta indagando la Digos, guidata da Luigi Bonagura. Si cercano anche filmati che possano ricostruire la dinamica dei fatti. Alla polizia al momento non sono state presentate denunce su quanto accaduto.
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