Tra militanza e microfono: la storia delle radio alternative di destra approda a Bologna
(G.p)Sabato 12 dicembre presso la sala convegni del Centro Sociale Barracano, a Bologna si è svolta la presentazione del libro di Alessandro Alberti Radio Alternative la destra che comunicava via etere, edito da Eclettica Edizioni.
Un interessante libro sulla storie delle radio libere di destra, nate in un periodo difficile quello degli anni di piombo, macchiato di sangue e lutti, per cercare di dare voce ad una destra sempre più ghettizzata e messa ai margini della vita politica italiana.
All'incontro sono intervenuti,oltre all'autore Alessandro Alberti, in qualità di relatori, Tommaso Foti, segretario regionale di Fratelli d'Italia Alleanza Nazionale, Daniele Carella, presidente commissione affari generali del comune di Bologna, Marco Matteucci e Daniela Cioffi animatori di Radio Alternativa Bologna.
Ubaldo Minelli, nostro storico ed affezionato lettore, ci invia un interessante articolo sull'evento bolognese al quale ha partecipato, in qualità di spettatore.
Intervento che pubblichiamo per intero.
Sabato 12 dicembre si è tenuta a Bologna la presentazione
del libro di Alessandro Alberti: Radio Alternative la destra che comunicava via
etere, un interessante libro di cui consiglio prima l'acquisto e poi una attenta ed approfondita lettura.
L'autore ha sapientemente illustrato il percorso delle radio divenute libere con sentenza n 225 grazie alla quale è stato possibile legittimare le trasmissioni da parte di emittenti via cavo, sancendo la rottura del monopolio radiofonico da parte della Rai.
Grazie alla rottura del monopolio radiofonico da parte della Rai, in tempi brevi, nacquero diverse emittenti radiofoniche, molte di natura squisitamente commerciale, alcune di natura politica. Nacquero tante radio libere di sinistre mentre solo nel 1975 cominciò a trasmettere Radio University di Milano.
D'altronde il Movimento Sociale Italiano, in quegli anni, aveva un grande problema : quello di farsi sentire dal maggior numero possibile di italiani e con le radio libere, in parte riuscì a superare questa difficoltà.
Le radio libere di destre riuscirono a darsi un'organizzazione più omogenea ed organica solamente nel luglio del 1977, in occasione del primo Campo Hobbit, a Montesarchio, in provincia di Benevento, sapientemente organizzato dal compianto Generoso Simeone.
Nel corso dell'incontro sono stati ricordati gli aspetti più organizzative delle singole radio alternative, il tentativo non riuscito della creazione di un unico circuito radio proposto da Michele di Fiò.
Emozionanti sono stati gli interventi di Daniela Cioffi e Marco Matteucci che hanno ricordato la loro esperienza con Radio Alternativa Bologna, una voce fuori dal coro in quella che è stata sempre la città di riferimento del Pci.
Una voce che stonava rispetto al conformismo dilagante e militante, trasmetteva notiziari di contro informazione, pezzi di musica alternativa ma anche programmi di intrattenimento e di svago.
Radio Alternativa a Bologna fu voluta dal Partito, racconta Daniela Cioffi e costituì per i militanti una splendida opportunità, in una città, dove la militanza era quasi impossibile. Con la radio riuscivamo a far sentire la nostra voce fuori.Alla fine anche solo per curiosità un minimo d'ascolto esterno c'era ed erano gli anni in cui dalle " nostre fogne" cose da dire ne avevamo ed i volantini ed i manifesti affissi non erano sufficienti.
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